Il commissario costa diecimila euro al mese 

Pizzi rende noto il suo compenso e quello dei collaboratori. Sindaco e giunta costavano 30mila euro

TERAMO. La gestione commissariale costa un terzo di quanto il Comune spendeva per pagare le indennità di sindaco e assessori. Lo precisa il commissario prefettizio Luigi Pizzi che rende note le cifre del suo compenso e di quello dei sub-commissari in risposta, si legge in una nota, «a notizie e totalmente inesatte al riguardo». «Si precisa», è scritto nella nota diffusa ieri da Palazzo di Città, «che le indennità percepite dal commissario straordinario del Comune di Teramo Luigi Pizzi e dai due sub-commissari, Edoardo D'Alascio e Chiara Fabrizi, ammontano a un totale mensile lordo di 10.448,09 euro. In particolare, il commissario straordinario percepisce una indennità mensile lorda di 4.749,13 euro per un netto mensile di 2.547,75 euro». Tutto questo «a fronte del costo totale della amministrazione ordinaria precedentemente in carica pari a 30.922,42 euro mensili lordi, di cui 20.492,30 euro per le indennità del sindaco e dei componenti la giunta e 10.430,12 euro per il personale componente lo staff del Sindaco, decaduto all’atto dell’insediamento del commissario». Senza tenere conto, conclude la nota, «delle ulteriori indennità che venivano erogate ai consiglieri comunali».