Il palpeggiatore baby evita il carcere minorile

Giulianova, lo studente di 15 anni dovrà restare in casa e seguire una terapia

GIULIANOVA. Esce dal carcere lo studente 15enne di Giulianova arrestato martedì per aver palpeggiato una donna di 24 anni. Il tribunale per i minorenni gli ha concesso la permanenza in casa.

Si tratta della misura cautelare che, per i minorenni, equivale agli arresti domiciliari. Il pubblico ministero nell'udienza di convalida del fermo ha chiesto la custodia cautelare in carcere, ma il tribunale l'ha negata ritenendo congrua la richiesta del legale del giovane, l'avvocato Piergiuseppe Sgura. Il tribunale ha disposto anche che per il giovane giuliese i servizi sociali predispongano un programma di recupero. In sostanza il ragazzo sarà sottoposto a un percorso terapeutico mirato a scoprire le cause del suo rapporto malato con l'altro sesso e a curarlo, prevenendo nuovi episodi di violenza sessuale.

Il palpeggiamento per cui il 15enne è stato arrestato non sarebbe l'unico che lo ha visto protagonista. Sembra, infatti, che la vittima dell'aggressione sessuale avvenuta il 2 giugno nello stesso luogo di Giulianova abbia riconosciuto lo studente. Del primo episodio, per il quale si procede a parte, non si è comunque parlato nell'udienza di ieri, che riguardava solo il fatto di martedì. Questo è avvenuto sulle scalette che da via Veneto portano in via XXIV Maggio. Alle 17 una ragazza di 24 anni è piombata nella caserma dei carabinieri gridando di essere stata bloccata alle spalle e palpeggiata da un ragazzino che poi è fuggito. La giovane è riuscita a descrivere le sembianze e l'abbigliamento dell'adolescente. I carabinieri hanno subito organizzato un servizio per circondare la zona e qualche minuto dopo un carabiniere ha bloccato un ragazzo sospetto. Quando è arrivato in caserma, la ragazza lo ha riconosciuto immediatamente. (d.v.)

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