seduta infuocata a TORTORETO

Il Ruzzo abbandona il consiglio

La minoranza non vuol sentire Forlini e i tecnici sul depuratore

TORTORETO. Giunta comunale accolta con striscioni polemici e delegazione del Ruzzo che abbandona l’aula perché rifiutata dalle opposizioni: il consiglio comunale che a Tortoreto ieri sera doveva dare il via libera alla realizzazione del nuovo depuratore di contrada Salino ha riconfermato che su questo tema la città è spaccata a metà. Da una parte la maggioranza del sindaco Alessandra Richi, compatta sul non voler perdere il finanziamento regionale di 5 milioni di euro con cui il Ruzzo costruirà il primo lotto del depuratore, molto richiesto soprattutto dal turismo; dall'altra le opposizioni, altrettanto unite contro l'opera, che hanno portato con loro la folla delle grandi occasioni nell'aula consiliare. Soprattutto il Movimento 5 Stelle del consigliere Luca Palanca, che ha accolto l'amministrazione comunale con striscioni contro il nuovo depuratore, perchè ritenuto uno spreco e un danno per la comunità di contrada Salino, ma anche e soprattutto contro la gestione del Ruzzo, definita «poco trasparente», e l'assessore Rosita Di Mizio, accusata di aver rinnegato le sue "origini" ambientaliste.

La tensione si è poi trasferita all'interno del municipio del centro storico e lo si è visto fin dai primi minuti dell'assise pubblica, quando è stato chiesto ai consiglieri di modificare l'ordine degli argomenti da trattare per permettere la partecipazione della delegazione del Ruzzo, formata dal presidente Antonio Forlini e da tecnici e responsabili del progetto del nuovo depuratore. Compatta, l'opposizione ha rifiutato con un secco no, valutando «non necessaria e giustificata» la presenza della delegazione, che a quel punto ha abbandonato immediatamente l'aula. Il dibattito poi è continuato su diversi temi, dall'assestamento del bilancio comunale agli interventi di riduzione del rischio idrogeologico, fino al tema di strettissima attualità del servizio di trasporto scolastico e del nuovo bando di gara pubblicato dal Comune pochi giorni fa. Solo in tarda serata, i consiglieri sono tornati a trattare la variazione di destinazione urbanistica dei terreni agricoli su cui sorgerà il nuovo depuratore. La variazione era il via libera definitivo di cui il Ruzzo aveva bisogno, dopo aver ricevuto tutte le altre autorizzazione dagli enti preposti, per procedere con l'esproprio dei terreni e quindi con la realizzazione della prima metà del nuovo depuratore, che sarà completato entro il 2017 e che però dovrà lavorare insieme al vecchio impianto fino a quando non sarà finanziato e completato anche il secondo lotto.©RIPRODUZIONE RISERVATA