Il seminarista Canzii verso la beatificazione 

La Congregazione dei Santi riconosce il titolo di Venerabile al ragazzo di Bisenti morto nel 1930

BISENTI. Ieri Papa Francesco ha ricevuto in udienza il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei Santi, «ed ha autorizzato a promulgare i decreti riguardanti le virtù eroiche del Servo di Dio Pasquale Canzii, seminarista, nato a Bisenti il 6 novembre 1914 e morto a Penne il 24 gennaio 1930».
La notizia pubblicata sul Bollettino della Santa Sede ha riempito di gioia la comunità bisentina e l’Arcidiocesi di Pescara-Penne, «perché un altro giovane della nostra terra viene riconosciuto dalla Chiesa come modello significativo, come un punto di riferimento di una fede vissuta nella normalità», spiega monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne, «Pasquale Canzii, detto Pasqualino, ha assecondato l'azione dello Spirito e ha incarnato la sua esperienza di Dio nelle piccole cose, vivendo una santità senza fragore, nel quotidiano, nell’impegno ordinario».
La promulgazione del decreto della Congregazione dei Santi è, sicuramente, un passo importante perché rende Venerabile il Servo di Dio originario di Bisenti, formatosi nel Seminario diocesano di Penne dove iniziò il suo percorso di formazione a dodici anni, il 14 ottobre del 1926, vestendo l'abito talare. «Giorno dopo giorno», continua monsignor Valentinetti, che raggiungerà la parrocchia di Bisenti, domenica, per la celebrazione delle 11, «si rese testimone tra i compagni di corso per il suo impegno nello studio e, soprattutto, per l’innato spirito di carità e devozione, anche quando la malattia prese il sopravvento nella sua vita».
Pasqualino morì infatti di tubercolosi a 15 anni, il 24 gennaio 1930. I suoi resti mortali riposano nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Bisenti.