In 900 da Trento e Palermo per due posti all'Asl Teramo

Il concorso per appena due posti da radiologo e tecnico di laboratorio, ecco lo sfogo dei candidati 

SILVI.

In centinaia a Silvi per partecipare al concorsone della Asl. Alla Fiera Adriatica ieri c’era l'esercito dei giovani che ancora resiste, spera e non getta la spugna di fronte alla dilagante disoccupazione e al pessimismo. Dai loro occhi traspare la voglia di vedere un futuro pieno di prospettive. Ma al di là della speranza, il concorso pubblico assegnerà solo due posti agli oltre 900 candidati. Due sono stati i turni di esame. Il primo è iniziato alle 11, per un posto di collaboratore sanitario di radiologia medica a cui hanno partecipato 497 candidati; il secondo nel pomeriggio, alle 15.30, per un posto di tecnico di laboratorio biomedico con 398 ragazzi iscritti.

I giovani arrivano con i loro trolley da ogni parte d'Italia, da Trento a Palermo. E si definiscono "il popolo dei concorsi".Si conoscono tra di loro e quando si rivedono si abbracciano e si scambiano impressioni e storie di vita. Dalle testimonianze raccolte sembra che l'ottimismo prevalga. Ne sono convinte due amiche che si sono rincontrate a Silvi.

Serena Vitabile è partita da Sciacca, in Sicilia e Mariangela Delle Donne, giunta da Lecce, hanno affrontato un lungo e costoso viaggio. Serena ha preso l'aereo da Palermo fino a Roma poi da Roma con il treno ha raggiunto Pescara e con un autobus è arrivata a Silvi dove ha pernottato per una notte. Sette ore di viaggio per una spesa totale di 250 euro. Mariangela di Lecce è al terzo concorso che tenta e ci racconta: «Io e la mia amica cerchiamo di incoraggiarci a vicenda,abbiamo studiato molto e vogliamo tentarle tutte, unico scopo: lavorare in Italia».

Un ragazzo di nome Franco è in disparte che le guarda, lui arriva da Calitri in provincia di Avellino e aggiunge: «Ho 10 concorsi alle spalle, sono disoccupato ed ho investito tutto nel settore medico, vivo con la mia famiglia che crede in me e spera che mi sistemi». Marco viene da Frosinone e mentre consulta ancora i suoi appunti sul computer ci dice: « per me questa è una festa, è un modo per incontrare amici. Ho già fatto 4 concorsi. I concorsisti sono un gruppo di persone intinerante. Di chance ce ne sono poche ma vale la pena tentarle». Per Daniele da Cassino con 9 concorsi già fatti, ormai uscire "vincitore" è un pò come vincere all'enalotto. Gli fa eco Mara di Sora : «Ho studiato molto, ma so che non riuscirò a superare la prova, è un terno al lotto». Sergio Zuffranieri di Avezzano (6 concorsi fatti) la pensa diversamente: «Se studi e hai un pizzico di fortuna», dice, «tutto è possibile». Incontriamo altri due partecipanti di Licata e Castellammare del Golfo che, da Trapani, hanno preso l'aereo fino ad Ancona e hanno speso 250 euro a testa per arrivare a Silvi. Ci raccontano: «Abbiamo unito l'utile al dilettevole concedendoci anche un assaggio dei vostri arrosticini con un buon montepulciano. Speriamo che ci porti bene».

Ecco Paolo, arriva da Potenza e aggiunge:" «Le speranze di lavorare sono minime ma se non lottiamo perdiamo la partita più importante della nostra vita. Speriamo solo che non ci siano favoritismi per i candidati del posto e che tutti possiamo essere valutati per il merito». Francesca Adagio viene da Viterbo e partecipa al concorso pomeridiano. Lei ha un curriculum di ferro ma è scettica perché finora non ha trovato nulla. E' venuta solo per una questione di coscienza: «Voglio stare in pace con me stessa e pensare di aver dato tutto per un posto di lavoro». Un gruppo di concorrenti provenienti da Chieti e Pescara ci fa capire, allargando le braccia, che le possibilità' di riuscita all'esame sono quasi nulle ma che... tentar non nuoce. Alcuni ragazzi del "popolo dei disincantati", con il bel sole di ieri, decide infine di andare a giocare una sana partita di pallone sulla spiaggia. Per scrollarsi dalle spalle l'ennesima speranza svanita.

Domenico Forcella

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