In ateneo l’incontro tra gli studenti e il mondo del lavoro 

All’evento erano presenti oltre 60 aziende e organizzazioni Grande entusiasmo tra gli universitari per l’iniziativa

TERAMO. Tanto entusiasmo e soprattutto il desiderio di misurarsi con il mondo del lavoro. È quanto si respirava ieri tra gli studenti dell’ateneo teramano in occasione della quindicesima edizione del Career Day.
Ad aprire la giornata i saluti del rettore Dino Mastrocola, che ha sottolineato l’importanza di un evento che ha visto la partecipazione di oltre 60 aziende e organizzazioni e durante il quale gli studenti hanno avuto l’occasione di affrontare dei veri e propri colloqui allestiti nelle aule e nei corridoi dell'università. «L’università, con la sua offerta formativa a 360 gradi, può dare una mano enorme ai più giovani nella loro ricerca di occupazione», ha detto il rettore aprendo la giornata, «il Career Day in tal senso è un’occasione in più per tutti loro. È un giorno di incontro tra il mondo della formazione e il mondo della produzione». Tra gli interventi anche quello del presidente della Provincia Diego Di Bonaventura. «Il sentimento di scoraggiamento dei giovani d’oggi è il primo nemico che istituzioni e università devono affrontare», ha sottolineato Di Bonaventura, «Auspico che giornate come queste possano essere di stimolo. Ai ragazzi lancio un appello: lottate, non accontentavi, abbiate voglia di emergere». A sottolineare l’importanza dell’evento anche il sindaco Gianguido D’Alberto. «Le istituzioni locali sono sempre ben felici di sostenere qualsiasi evento della nostra Università», ha commentato, «L’aiuto e l’appoggio ai più giovani dovrebbe essere priorità ed interesse di tutti: il mondo che gli lasciamo in eredità non è affatto semplice».
All’evento hanno partecipato anche Riccardo Pittis, ex giocatore di basket di serie A, e Mara Santangelo, ex campionessa di tennis, in rappresentanza del progetto “Allenarsi per il Futuro” ed erano presenti anche le diverse specialità di polizia e carabinieri e dei corpi militari come il reparto operativo di emergenza del Corpo militare di Malta. L’esercito, inoltre, per l’occasione ha allestito all’esterno del campus universitario una medical task force di “Rapid deployment”, dispositivo sanitario di risposta a eventi naturali imprevisti, costituito da un posto medico avanzato. Insomma tantissime realtà a disposizione della curiosità degli studenti. Poi l’avvio dei colloqui, ai quali i giovani hanno partecipato con tanta emozione ed entusiasmo. «Vedere tante aziende presenti in una sola giornata mi ha spinto a provare questa esperienza, non avevo mai sostenuto un colloquio prima e volevo assolutamente misurarmi con questo mondo», ha detto Antonio Luciani, studente della fondazione Its agroalimentare. «Mancano ancora alcuni anni alla laurea, ma il desiderio di iniziare a conoscere ed avere un primo approccio con il mondo del lavoro è tanta» hanno commentato Arianna Adamoli e Roberta Iacone, studentesse di Scienze della comunicazione. Un entusiasmo espresso anche da Isabella Hobi Demari. «Sono venuta in Italia per conseguire la laurea in scienze politiche internazionali», ha raccontato, «e ho sostenuto questo colloquio per desiderio di conoscere aziende estere e alla ricerca di candidati che sappiano parlare più lingue come me». Ma cosa ricercano maggiormente le aziende? «Umiltà, voglia di imparare e capacità di mettersi in discussione», ha spiegato Emidio Scarpone, di Dalton Tecnologie, mentre Giulio D’Agostino, responsabile del reparto comunicazione dell'istituto zooprofilattico, ha sottolineato come «la conoscenza delle lingue è sicuramente un aspetto molto importante e richiesto, ma soprattutto richiediamo serietà e impegno; e devo dire che tutti questi ragazzi ne hanno da vendere».
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