In trappola i fidanzati della cocaina

Dalle Marche a Martinsicuro, in casa nascondono due chili di polvere bianca e soldi.

MARTINSICURO. Li hanno controllati per giorni e hanno ricomposto un puzzle che ha portato all’arresto di una coppia di stranieri, trovata in possesso di un chilo e 850 grammi di cocaina purissima. Droga che, opportunamente tagliata, ha un valore di 500mila euro. I carabinieri del reparto operativo di Teramo hanno chiuso la rete attorno ai due la notte del 30 novembre. Marsel Lazari, 23 anni, albanese e Mihaela Anca Suliman, 21enne romena sono stati fermati in territorio di Martinsicuro. La perquisizione è poi proseguita nella loro abitazione, nella vicina Centobuchi, in provincia di Ascoli, dove i carabinieri hanno trovato la cocaina, nove cellulari con diverse schede anche straniere, un computer, bilancini di precisione e più di tremila euro in contanti.

I due fidanzati sono stati arrestati per possesso di stupefacenti a fini di spaccio e sono stati rinchiusi in carcere, a disposizione del pm di Ascoli Ettore Picardi. Ieri al tribunale di San Benedetto si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto. Ma il processo per direttisima, sempre previsto per ieri, è slittato al 18 dicembre: l’avvocato dei due, Maurizio Cacaci, ha chiesto i termini a difesa. La droga era destinata a rifornire il mercato teramano, soprattutto quello che passa attraverso ristoranti e discoteche. Le indagini dei carabinieri proseguono nel tentativo di risalire ai fornitori, forse all’estero. «E’ uno dei sequestri più grossi degli ultimi tempi», ha sottolineato Nazario Giuliani, comandante del reparto operativo, «e si inquadra nella strategia di tenere sotto controllo la fascia costiera.

Non a caso analoga operazione è stata portata a termine il 9 ottobre, a Corropoli, dove un albanese e una slovena sono stati sorpresi a dividere mezzo chilo di cocaina». E il fatto che particolare attenzione venga riservata alla costa, è stato ribadito dal comandante provinciale Antonio Salemme: «Riserviamo una costante attenzione alla fascia costiera, dove si realizza oltre il 60% dei reati in provincia. Ancor più dopo i due gravi delitti degli ultimi tempi. E’ una zona che ha le sue criticità, fra cui quelle che hanno portato a questi arresti».