Indignati dai calci al vigile eroe

Colpito mentre moriva, la sorella di Lupinetti all'investitore: «Lo odio»

TERAMO. La città è indignata per i calci a Darwin morente. La sorella Serena su Facebook sfoga la sua rabbia e manda parole d'odio all'investitore del fratello. Lupinetti, il vigile eroe dell'Aquila e amico dei bimbi, è stato colpito senza pietà. Lo raccontano alcuni testimoni alla procura. E la notizia, riportata ieri dal Centro, viene rilanciata nei servizi del Tg5 e del Tg3 regionale. Serena Lupinetti su facebook sfoga così tutta la sua indignazione: «Ora sappiano chi è colui che ha ucciso Darwin. Stava morendo e lui lo riempiva di calci. Spero che ora tutti porteranno per te lo stesso rispetto che tu hai avuto per Darwin». Sono parole durissime come le decine di commenti, scritti da amici e parenti di Darwin, sul sito del Centro e su una pagina di Facebook dedicata alla tragedia del pompiere teramano. Tra di loro c'è chi è incredulo. Chi si limita a salutare Darwin e chi invece usa parole molto pesanti arrivando a minacciare l'investitore. LA NOTIZIA SHOCK. Lo sviluppo della vicenda ha avuto un effetto shock e un'eco nazionale soprattutto sul Tg5 che ieri ha raccontato la storia pubblicata dal Centro nelle edizioni delle 13 e delle 20 del Tg, seguite complessivamente, da oltre 10 milioni di telespettatori. Lupinetti, il 22 aprile, la sera della tragedia, tornava a casa dalla moglie e il figlio dopo aver finito il turno di lavoro. Lo schianto fatale lungo via Po alle 20,45. La sua moto, una grossa Bmw, si accartoccia contro la Mercedes classe A. Secondo i testimoni, Lupinetti era agonizzante a terra quando sarebbe stato preso a calci - sulle gambe, spiega un investigatore - dal guidatore della macchina che nel frattempo lo invitava a rialzarsi convinto che stesse fingendo. Dagli accertamenti seguenti, ordinati dal pubblico ministero David Mancini, si scopre che l'automobilista aveva anche un tasso alcolico sopra la norma. CHI ERA LUPINETTI. Era un uomo sempre pronto ad aiutare il prossimo e il suo lavoro simboleggiava più una scelta di vita che un professione. Durante i tragici giorni del terremoto fu uno dei primi ad arrivare all'Aquila dove, grazie alla sua esperienza di speleo-alpinista, riuscì a estrarre dalle macerie tre persone vive in via Campo di Fossa. Un'uomo coraggioso, molto amato da amici e colleghi e, soprattutto, dai bambini teramani che lo ricordano come il vigile che scendeva dal duomo vestito da befama. ERA LUI LA BEFANA. Il 6 gennaio scorso, nella tradizionale festa della befana che il corpo dei vigili regala ai piu piccoli, Darwin venne accolto da scrosci di applausi mentre si calava dal campanile lungo un cavo posto ad un'altezza di 40 metri. Poi la morte e quei calci sferrati senza pietà.

© RIPRODUZIONE RISERVATA