TERAMO

Lussuosa villa sequestrata ad imprenditore televisivo

Indagini della guardia di finanza e della Procura su Aldo Di Francesco, il Tribunale dell'Aquila fa scattare la misura di prevenzione su un immobile di 735 mq. All'indagato riconosciuta la "pericolosità sociale" per reati societari, fallimentari e contro il patrimonio

TERAMO. I finanzieri del Comando provinciale di Teramo, a seguito di complessi accertamenti svolti sotto la direzione della locale procura della Repubblica, hanno eseguito il sequestro di una villa di pregio con annesso giardino di 735 mq, nei confronti dell' imprenditore teramano Aldo Di Francesco che opera nel settore televisivo.

La misura di prevenzione a carattere patrimoniale emessa dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di L’Aquila nei confronti dell'imprenditore - di cui è stata riconosciuta la pericolosità sociale ed economica in relazione a molteplici reati contro il patrimonio, tributari e fallimentari - è l’esito di un'articolata attività di indagine eseguita dai militari del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Teramo.

Le attività investigative si sono incentrate sulla ricostruzione dell’operazione di trasferimento della proprietà di un immobile del valore commerciale di 1.400.000 euro. Questo edificio, posto all'incanto da Equitalia S.p.A. per il recupero di debiti tributari accumulati dalla società di cui il soggetto era amministratore unico, era rientrato - secondo quanto emerso dalle indagini - nella disponibilità dell'imprenditore tramite un prestanome che, aggiudicatosi all'asta l’immobile al terzo esperimento di vendita per l’importo di 405.000 euro, lo aveva fatto successivamente confluire, a titolo gratuito, in un fondo patrimoniale (Trust) appositamente costituito e riconducibile alla coniuge convivente dell’imprenditore.

Le investigazioni tecniche, bancarie e patrimoniali, spiegano gli investigatori, "hanno provato da un lato la pericolosità sociale dell’imprenditore, dall’altro che il bene immobile era rientrato, per mezzo di artificiose operazioni negoziali, nella disponibilità dello stesso", permettendo agli organi inquirenti di disporre di un quadro indiziario tale da essere posto a sostegno della richiesta del provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca dell’immobile di pregio, provvedimento emesso dal Tribunale di L’Aquila, competente per le misure di prevenzione patrimoniali in ambito regionale.

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