Meno obesi i bimbi informati

Lo studio: chi segue progetti di educazione alimentare sta meglio

TERAMO. Quasi la metà dei bambini che frequentano le scuole elementari vorrebbe essere più magra e oltre il 40% è consapevole di mangiare «per calmarsi» anche quando non ha fame e di fare fatica a controllarsi davanti al cibo.

Sono questi alcuni dei dati emersi da una progetto di ricerca sul monitoraggio e la prevenzione dell'obesità e dei difetti posturali nell'età evolutiva promosso da Comune, Asl e dalle scuole elementari teramane in collaborazione con l'associazione "Onlus Crescere" di Atri.  Per tre anni lo studio ha monitorato le abitudini alimentari e lo stile di vita dei bambini e ha sottoposto un campione degli alunni ad un programma annuale di prevenzione ed educazione alimentare, motoria e posturale. 

I risultati dimostrano che i bambini che hanno seguito il programma educativo sono riusciti a ridurre il sovrappeso dal 41% al 33% e sono migliorati notevolmente i difetti posturali.  A presentare i risultati sono stati ieri Mario Di Pietro, pediatra nutrizionista della Asl di Teramo, Ugo Minuti, cardiochirurgo e l'assessore comunale all'istruzione Piero Romanelli.  «Fare prevenzione non significa perder tempo», ha spiegato il dottor Di Pietro, «e i dati lo confermano: i bambini sono migliorati dopo essere stati informati su cosa significa fare una corretta alimentazione o avere una giusta postura.

E' fondamentale l'aiuto delle famiglie, bisogna programmare l'alimentazione, basti pensare che il 50% dei bambini non fa un'adeguata colazione, cioè il pasto più importante».  La ricerca ha rilevato infatti che in terza elementare soffrono già di sovrappeso il 34% dei maschi e il 33% delle femmine, percentuali che aumentano per i bambini fino al 37% e diminuiscono per le bimbe con l'avvicinarsi della pubertà.

Le percentuali di sovrappeso sono scese però dal 27% al 22% e quelle di obesità dal 14% all'11% nelle classi che hanno seguito il programma educativo. «I dati confermano la necessità di continuare questo approccio nelle scuole», ha commentato l'assessore Romanelli, «per questo portiamo avanti il lavoro sui pasti sani nelle mense e abbiamo appena aderito al programma del Ministero per promuovere il consumo di frutta nelle scuole».

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