Mercato ittico, vendite in ripresa e prezzi in calo 

Ieri c’è stata la seconda asta dopo la lunga interruzione dovuta al maltempo Sui nastri due tonnellate e mezza di pesce tutte acquistate da 27 commercianti

GIULIANOVA. Prezzo del pesce in discesa a conclusione della seconda asta elettronica svoltasi al mercato ittico giuliese dopo il fermo di oltre due settimane a causa del maltempo. Ieri sono stati sette i pescherecci che hanno portato il loro prodotto al mercato: Vichingo, Faro, Sparviero, Marlin Blu, Rossella, Capo Horn e Scarazza. In totale sul nastro delle vendite sono passate ben 655 casse di pesce, tutte cedute agli acquirenti. Complessivamente le varie specie di pesce trattato hanno raggiunto il peso di circa due tonnellate e mezza. Sulla tribuna erano presenti ben 27 commercianti provenienti da diversi comuni della provincia di Teramo. Tutti forniti di mascherine e guanti ed a distanza consentita.
I prezzi all’ingrosso hanno subito una leggera flessione che si spiega con la maggiore offerta presente sia localmente che su altre piazze che nel frattempo hanno riaperto, come i mercati ittici marchigiani. Gli scampi sono stati quotati 47 euro più Iva al chilo, seguiti dal pesce San Pietro a 25 euro al chilo. Quindi nell’ordine i calamari (22 euro), il rombo (21 euro), le sogliole (20 euro), le mazzancolle (18 euro), cicale di mare e rana pescatrice (15 euro), seppie (10 euro), merluzzi (8 euro) e frittura (6 euro). Le minori quotazioni di diverse specie di pescato, pur se comunque su livelli apprezzabili, sono derivate anche dalla riapertura dei mercati ittici di San Benedetto del Tronto e Civitanova Marche. Il direttore della struttura giuliese Gino Gervasini afferma: “C’è stata una buona affluenza di commercianti che hanno dato vita ad una discreta contrattazione. Il ritorno alle vendite di altri mercati ittici e le tranquille condizioni del mare hanno determinato la presenza di maggiori quantità e la leggera flessione di alcune quotazioni».
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