Padre Simone: non sarò più priore 

Il responsabile del santuario dello Splendore potrebbe essere trasferito a Teramo

GIULIANOVA. «Non sarò più priore»: così annuncia padre Simone Calvarese, frate priore del santuario della Madonna dello Splendore. Nel prossimo mese di giugno, infatti, scade il mandato come padre priore e le regole dell’ordine dei Cappuccini prevedono l’alternanza nel ruolo.
Ma trovare un erede all’interno del convento di Giulianova non è semplice in quanto i religiosi che vi risiedono sono anziani e questo costituisce un problema. Secondo alcune voci, padre Simone ( un passato tra gli ultrà del Giulianova calcio prima di entrare in seminario) potrebbe essere trasferito a Teramo per diventare responsabile provinciale dell’ordine. Intanto, in attesa di questo addio, padre Simone cerca soluzioni per far sgorgare nuovamente l’acqua, rendendola potabile, dal complesso idrico che occupa un largo spazio all’interno del giardino del convento. Tra le soluzioni quella di installare un particolare filtro.
L’intenzione precedente era quella di consentire l’erogazione per l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata, ma non tutto è andato per il giusto verso e così la “restituzione” dell’acqua ai fedeli ha segnato ancora una volta il passo. Questa volta però padre Simone ostenta un certo ottimismo: «Credo siamo giunti al termine di un lungo percorso in cui, per cause non imputabili ad alcuno, abbiamo visto il santuario un po’ penalizzato dal problema dell’acqua. Secondo i tecnici che hanno lavorato per tanto tempo attorno al problema mancherebbe solo l’installazione di un potente ed efficace filtro in arrivo che renderà l’acqua assolutamente potabile». Ma il priore ha fretta di risolvere la questione che tante polemiche ha sollevato tra i tanti fedeli e pellegrini che arrivano nel santuario di Giulianova in cui si venera l’apparizione della Madonna al contadino Bertolino che sarebbe avvenuta il 22 aprile del 1557. (al.al.)
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