«Perché le porte non erano murate?» 

Il coordinamento cittadino della Lega chiede chiarezza, sit-in di Casa del Popolo

TERAMO. Il coordinamento cittadino della Lega interviene sulla tragedia di via Longo e chiede spiegazioni sul perché le porte dello stabile abbandonato non fossero state murate. «Perché, nonostante i costanti avvertimenti, gli ingressi non sono stati sigillati? Ma bisogna accorgersi dell'urgenza solamente quando accade il peggio?», scrive in una nota il coordinatore cittadino della Lega teramana Arianna Fasulo, «noi non piangiamo solo la morte di due persone, ma vediamo in faccia cosa significhi vivere da invisibili, da indifesi. Assaliti da spazi che dovrebbero essere i più sicuri di tutti, le case popolari, create proprio per gli ultimi, per chi non ce la fa e per chi avrebbe avuto un'occasione di essere compreso e di riprendere la propria vita. Noi vorremmo che si prevenissero queste situazioni e che le amministrazioni fossero più attente. Teramo non era questo». E sulla vicenda aggiunge: «Ci sono delle situazioni in cui il silenzio prende il sopravvento e si fa assordante. Silenzio che sembra un fiume di parole rispetto alle risposte inesistenti del Comune».
Intanto Casa del Popolo, il centro politico Santacroce e Collettivo Malelingue, che già nella giornata di giovedì sono intervenuti sulla tragedia, hanno organizzato un sit-in di protesta per martedì alle 20 proprio davanti ai palazzoni di via Longo.
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