Pista ciclabile, corsa contro il tempo per non perdere i soldi 

Il progetto di ristrutturazione va definito entro dicembre L’assessore: «Bisogna fare in fretta, in ballo 400mila euro»

GIULIANOVA. Corsa contro il tempo per chiudere l’iter amministrativo del progetto di restyling e di adeguamento della pista ciclabile che attraversa il tratto del lungomare monumentale. Il Comune deve farlo entro il 31 dicembre o rischia di perdere i 400mila euro stanziati dalla Regione.
Dice l’assessore ai lavori pubblici Giampiero Di Candido: «C’è questo rischio e per questo dobbiamo fare in fretta a definire tutto l’iter entro dicembre. Si tratta di una decisione che deve prendere tutta la maggioranza». Aggiunge Paolo Giorgini, capogruppo in consiglio comunale della lista “Giulianova Turismo” e propulsore del progetto della pedonalizzazione del lungomare est con pista ciclabile non rialzata: «In effetti nell’ambito della maggioranza è stato aperto un dibattito da cui sono scaturite due diverse volontà: una per realizzare in un modo e una in un altro. Ne stiamo parlando in maniera civile e credo che a breve ci sarà una decisione». È stato superato l’indirizzo inderogabile della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo che ha imposto una strada obbligata da percorrere: infatti l’ente ha fornito il proprio parere favorevole subordinandolo alla realizzazione della pista stessa con materiale compatibile con la struttura del lungomare monumentale.
In sostanza l’intero tracciato della pista ciclabile dovrà essere realizzato in travertino. Questa novità, automaticamente, ha fatto lievitare il costo dell’intervento per il quale erano stati stanziati dalla Regione Abruzzo 400 mila euro ed ulteriori 300 mila euro per la manutenzione straordinaria del ponte ciclopedonale sul fiume Tordino. Per i lavori sul tratto di pista ciclabile del lungomare monumentale il costo totale, con la pavimentazione in travertino precedentemente non prevista, è lievitato di 170 mila euro che la Regione ufficiosamente si è impegnata a riconoscere. Ma manca ancora la comunicazione di prassi che il Comune ha richiesto. Il problema però riguarda altro. All’interno della maggioranza ci sono diverse scuole di pensiero tra chi vorrebbe che la pista debba essere elevata e portata al livello del marciapiede est e chi invece, sempre allargandola nei due sensi di marcia, vorrebbe che rimanesse sullo stesso piano della pavimentazione stradale. Ai lavori sulla pista ciclabile sono legati quelli del ponte in legno sul fiume Tordino visto che il finanziamento regionale fa parte di un unico blocco. E se non parte il primo intervento, rimane fermo anche il secondo che pure ha necessità urgenti viste le condizioni in cui versa quel ponte ciclopedonale ormai al limite della praticabilità.
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