«Prigionieri del Far West quotidiano»

Martinsicuro, l'appello di una donna da una delle "case del sesso" sul lungomare

MARTINSICURO. È, nello stesso tempo, una descrizione cruda ed efficace di uno stato di cose desolante e un appello accorato a intervenire per risolvere il problema. Ecco, di seguito, la lettera inviata al Centro da C.C., una cittadina che ha casa sul lungomare di Villa Rosa e che, come altri residenti, deve combattere ogni giorno con il fenomeno della prostituzione (esercitata in appartamento ma - è questa la novità - con l'adescamento che scatta in strada). Secondo la donna, che non si firma per evitare ritorsioni da parte di "papponi" e complici locali, neanche i recenti arresti di alcuni sfruttatori romeni hanno migliorato la situazione.  «Spettabile redazione, grazie per aver dato voce alla civile protesta da noi attivata in Villa Rosa di Martinsicuro a causa dell'annoso problema che ci costringe a convivere quotidianamente con il fenomeno della prostituzione e della delinquenza ad essa connessa (vostra cronaca del 6 aprile 2010). Il vostro supporto è stato la giusta eco alla nostra manifestata sofferenza. Le istituzioni, pur formalmente sollecitate, appaiono ormai sorde e mute e dichiaratamente impotenti.  «Il problema con il quale siamo costretti a convivere si presenta ormai come una sfida stile Far West: da una parte i condomini-proprietari, preoccupati per la sicurezza dei propri familiari, che si barricano in casa appena buio, che hanno acquistato, anche fuori provincia, le grate di protezione per le finestre, che stanno meditando più o meno lecite e preoccupanti azioni di protesta! E dall'altra spregiudicati e verosimili, o almeno si dichiarano tali, agenti immobiliari e proprietari di case che locano speculando per un loro disagio economico, minacciando entrambi chiunque sollevi la problematica e provocando risentimenti e probabili azioni di difesa con uso della forza.  «Possibile che le forze dell'ordine, il prefetto, il sindaco, pur informati, sottovalutino il problema divenuto ormai, a mio giudizio, di sicurezza e di ordine pubblico? Di fronte al civico 300 del lungomare Europa stazionano, sia di notte sia di giorno, prostitute straniere che richiamano i loro clienti con musica, lucine, schiamazzi, protette a monte e a valle da due ragazzi che informano le stesse dell'arrivo di macchine e persone "sospette" e che dopo aver adescato conducono i loro clienti negli appartamenti limitrofi (il fenomeno interessa quasi tutti i condomini del lungomare Europa).  «Non resta che vendere la propria casa, ma a queste condizioni nessuno acquista: neanche gli speculatori. In attesa di unirmi a chi sta organizzando iniziative personali, eclatanti ed esasperate, non resta che mettere in atto alcune regole: non uscire fuori dalla porta del proprio appartamento senza la compagnia di un uomo, non aprire le finestre anche se fa caldo, non rispondere al citofono nè di giorno nè di notte perchè sono sempre e solo i clienti che sbagliano, non passeggiare sul lungomare perchè potresti essere confusa, non uscire di sera, non invitare le figlie in vacanza, farsi coraggio alla vista di ogni energumeno protettore sperando che non ti riconosca dopo la protesta, sperare che a nessun bambino possa succedere nulla.  «Quest'anno il fenomeno della prostituzione a Villa Rosa non scomparirà nè sarà "velato" nemmeno d'estate, come succedeva gli altri anni (chissà per quale particolare magia tutto questo prima succedeva?). Grazie per l'attenzione».

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