Rubati mezzi meccanici per 400mila euro 

L’appello disperato dei proprietari: «Chi ha visto qualcosa lo segnali, senza questi veicoli non riusciamo a lavorare» 

MONTORIO AL VOMANO. Maxi furto del valore di circa 400mila euro di mezzi meccanici da lavoro nella zona industriale di Montorio. I proprietari della Cogepo lanciano un appello: «Se qualcuno ha visto ci aiuti a raccogliere elementi, senza mezzi è dura lavorare». L’azienda, che si occupa di raccolta e smaltimento di rifiuti che provengono da costruzione e demolizione, con riciclo e reimpiego nel mercato, a causa del furto hanno difficoltà a proseguire l’attività. Tutto è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi quando sono stati sottratti due autocarri scaricabili con carrellone, un bobcat, un camion bilico con carrellone e un braccio da demolizione con caratteristiche particolari per scavi fino a 25 metri, tanto da essere tra gli unici tre esistenti in Italia.
«Abbiamo ritrovato i Gps spaccati a terra nel piazzale», raccontano i proprietari, «uno solo è rimasto acceso e si ferma a mezzanotte, che dovrebbe essere l’ora del furto, ma la telecamera non ha intercettato nulla: l'opera è stata fatta con precisione. Nessuno si è accorto di nulla nei pressi dello stabile e del piazzale ma la carovana dei mezzi, che sicuramente non è passata inosservata per la grossa mole, ha percorso tutta la statale 150 fino a Roseto per entrare poi in autostrada diretta verso il Sud. Se qualcuno l’ha notata», dicono ancora alla Cogepo, «gli chiediamo di fornire elementi alle forze dell’ordine o a noi perché questa è una perdita grave che ci blocca l’attività».
Una situazione di forte disagio, oltre alla perdita economica. «Non riusciamo a lavorare», proseguono, «e con la mancanza di materiali e mezzi che c’è nell’edilizia non riusciamo nemmeno a trovare i veicoli e le attrezzature da rimpiazzare. Non tutti i mezzi erano assicurati contro il furto, ma la cosa che più ci preoccupa è la scarsità di materiale in questo particolare momento storico che non ci permette di reintegrare il maltolto. Una situazione davvero difficile». Subito si è attivata la solidarietà tra imprenditori. «Ringraziamo alcuni colleghi che ci stanno sostenendo offrendoci l’uso di loro veicoli», hanno concluso.
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