«Salviamo il Borsacchio: Meloni e Marsilio in aula» 

Il governatore e la premier invitati alla seduta sul taglio della Riserva naturale Nugnes replica a FdI: «Nessun immobilismo». La petizione arriva a 3.500 firme

ROSETO. Abrogare la norma sulla riperimetrazione della Riserva del Borsacchio e completare l’esame delle osservazioni del Pan. È la proposta che verrà discussa nel consiglio comunale straordinario convocato per venerdì alle 18,30 a Roseto. A deciderlo, ieri mattina, è stata la conferenza dei capigruppo allargata ai consiglieri. «Si tratterà di una seduta aperta ad associazioni e cittadini», annuncia la presidente del consiglio comunale Gabriella Recchiuti, «alla quale saranno invitati anche il presidente della Regione Marco Marsilio e i consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, oltre al presidente della Provincia Camillo D’Angelo, ai consiglieri provinciali e ai parlamentari eletti in Abruzzo e, quindi, anche alla premier Giorgia Meloni».
Nella delibera si chiederà alla presidente del Consiglio dei ministri di impugnare la norma approvata alle 2,30 dal consiglio regionale davanti alla Corte costituzionale. «Secondo noi è palesemente illegittima», continua Recchiuti, «in quanto è stata adottata in disprezzo del procedimento dettato dalla legge sulle Riserve naturali». Il sindaco Mario Nugnes, inoltre, respinge le accuse di immobilismo della sua amministrazione da parte del circolo locale di Fratelli d’Italia. «Certamente si è perso tempo in passato sul Pan», tiene a evidenziare il primo cittadino, «ma parlare di immobilismo riferendosi alla nostra amministrazione non lo posso accettare perché conosco il grande lavoro da parte dell’assessorato competente e degli uffici che, in 24 mesi circa, hanno terminato l’esame delle oltre 70 osservazioni e hanno concluso l’iter per la definitiva approvazione del Pan. Il blitz in consiglio regionale, tra l’altro, è arrivato a meno di 48 ore dall’ultimo incontro tra il nostro Comune e gli uffici tecnici della Regione che si è svolto il 27 dicembre scorso». La consigliera di opposizione Rosaria Ciancaione, però, precisa che al consiglio verranno presentate due proposte di delibera.
«Noi abbiamo presentato la proposta la sera del 2 gennaio, richiedendo il consiglio per il 5 gennaio per la delicatezza del problema trattato», sottolinea, «di norma le proposte di convocazione del consiglio vengono esaminate rispettando l’ordine cronologico di arrivo, ma in questo caso la decisione della maggioranza è stata diversa. Ne prendiamo atto, fermo restando che valuteremo in sede di consiglio ogni attività che sia utile per riavere la riserva nella sua interezza». E intanto dopo il conteggio finale, le firme raccolte dalle associazioni ambientaliste contro il taglio della Riserva, in due giorni, sono arrivate a quota 3.500.
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