«Sbagliati i conti sui ricavi dei parcheggi» 

La Tercoop contesta l’atto di indirizzo del Comune e chiede una gara-ponte alle attuali condizioni

TERAMO. La delibera d’indirizzo per il nuovo bando relativo alla gestione dei parcheggi a pagamento non piace alla Tercoop che contesta i conti da cui parte il Comune per determinare i ricavi. «La stima effettuata è in eccesso di almeno 150mila euro», dichiara il presidente della cooperativa Leo Iachini, «si parla infatti di 776mila euro, quando sarebbe già un successo arrivare all’attuale fatturato di circa 600mila».
Per Iachini, dunque, considerando i costi fissi, che ammontano a circa 433mila euro e il rialzo in sede di gara sul canone variabile, per il personale resterebbero in realtà poco più di 150mila euro a fronte dei 349mila stimati. «Numeri alla mano la somma per il personale non basterebbe nemmeno a garantire 14 full time», continua il presidente della Tercoop, «ma essendo previsti punteggi premiali per ogni ulteriore assunto, il rischio sarà quello di avere almeno una ventina di lavoratori riassorbiti ma con stipendi di circa 300 euro al mese. E stiamo parlando di lavoratori che hanno una famiglia». Per Iachini a far lievitare la stima relativa agli incassi sarebbe un errore di calcolo da parte dei tecnici. «Oggi dalle 13.30 alle 16 la sosta non si paga», spiega, «mentre in futuro anche questa fascia oraria sarà a pagamento, con il prolungamento del servizio fino alle 20. Evidentemente nella stima dei ricavi anche questa fascia oraria è stata considerata come ora di punta, mentre in realtà dalle 13.30 alle 16 i parcheggi restano deserti o quasi, così come dopo le 19 cominciano a svuotarsi». Ma non solo. Perché secondo il presidente della Tercoop ad aggravare la situazione ci sarebbe anche la cancellazione degli introiti derivanti dalle sanzioni. «Se come sembra questi ultimi dovessero venire a mancare», sottolinea, «le perdite saranno ancora maggiori».
Iachini, che ricorda come la Tercoop avesse già presentato una proposta di contratto misto giudicata fattibile all’unanimità dalla competente commissione consiliare nel 2017 ma sulla quale successivamente è intervenuto un parere tecnico legale degli uffici negativo, «con osservazioni ambigue e liquidatorie», interviene anche sulla gara ponte che dovrà essere bandita in attesa di mettere a punto il nuovo bando. «Per quanto riguarda questo aspetto il segretario provinciale della Cgil Giovanni Timoteo ha proposto una gara ponte alle stesse condizioni dell’attuale gestione per salvaguardare i posti di lavoro, proposta che condividiamo», conclude, «basterebbe riprendere uno degli ultimi tre bandi di gara. Confidiamo nel senso di responsabilità dell’amministrazione». (a.m.)
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