Sciarra, sospese le ricerche in mare 

Il 42enne pescarese sparito da sabato scorso: oggi sarà ispezionato un pozzo che si trova in prossimità della pineta

PINETO. Ad una settimana dalla scomparsa di Roberto Sciarra, la cronaca affievolisce la speranza e scandisce i tempi delle ricerche del 42enne pescarese sparito dalla residenza estiva di Pineto.
Oggi i vigili del fuoco dovrebbero ispezionare un vecchio pozzo che si trova in prossimità della pineta, nell’area in cui sin dall’inizio i cani molecolari hanno fiutato la sua presenza e che si trova a breve distanza dall’abitazione di via Roma dove l’uomo è scomparso nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Intanto, dopo averlo cercato anche con il mare mosso degli ultimi due giorni, da ieri la direzione marittima della guardia costiera di Pescara ha sospeso le attività di ricerche mirate in mare.
Naturalmente resta la costante vigilanza di tutti i mezzi che quotidianamente sono in attività di controllo e perlustrazione, così come l’allerta alle piccole imbarcazioni da pesca che si muovono sotto cosa affinchè controllino con attenzione tutti i tratti di mare di propria competenza. E da ieri si è allargato anche il perimetro delle ricerche via terra sia verso sud che verso nord che nella fascia collinare. Ricerche, quelle a terra, che vengono portate avanti ormai da una settimana dai vigili del fuoco, dai carabinieri e dai tantissimi volontari della Protezione civile. Al momento non si esclude nessuna pista: l’allontanamento volontario, l’incidente o un gesto estremo. Parallelamente alle ricerche, proseguono le indagini sulla scomparsa dell’uomo. Restano di fondamentale importanza le immagini di un sistema di videosorveglianza della zona di via Roma, dove si trova la residenza estiva della famiglia Sciarra, e da dove l’uomo è sparito nella notte tra venerdì e sabato lasciando a casa cellulare, documenti e auto. Le immagini lo mostrano mentre si muove da solo con passo regolare stringendo nelle mani due borsoni.
Il 42enne, molto conosciuto a Pescara dove il padre Ezio è un docente universitario ora in pensione, pur non essendo un sub esperto è un appassionato di immersioni e proprio per questo le ricerche sin dall’inizio sono state estese anche in mare. L’allarme è scattato nel primo pomeriggio di sabato quando la madre dell’uomo, Luciana, si è rivolta ai carabinieri per denunciare la scomparsa del figlio che non riusciva più a contattare. La denuncia ha fatto scattare il protocollo istituito ormai da qualche anno per la ricerca delle persone scomparse con la prefettura di riferimento a coordinare tutte le operazioni. (d.p.)
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