Tercoop, 14 posti a rischio Il sindaco: voglio salvarli 

Cgil e Cisl chiedono chiarimenti urgenti sul nuovo bando per le strisce blu A giorni il Tar si esprimerà sull’attuale gestione. D’Alberto: situazione complessa

TERAMO. Tercoop, a rischio 14 dei 28 posti di lavoro. Si profila un periodo di fonte incertezza per la cooperativa sociale che da una ventina d’anni gestisce i parcheggi a pagamento. Intanto c’è il pronunciamento del Tar, atteso il 20 novembre, dopo il ricorso presentato dalla Tercoop sulla revoca dell’assegnazione, ai tempi del commissario.
Ma quel che preoccupa ancor di più è «la delibera del Comune in cui si esprime un indirizzo per il bando di gara di appalto». A segnalarlo sono la Filcams Cgil e la Fisascat Cisl che hanno tenuto un’infuocata assemblea dei lavoratori. E si è deciso di chiedere un incontro urgente al Comune «per verificare e capire quali possono essere i risvolti per i lavoratori e quali le soluzioni per garantire i livelli occupazionali e reddituali dei lavoratori impiegati nel servizio dei parcheggi».
«Il Comune ha approvato una delibera di indirizzo per il bando di gara che si dovrebbe effettuare a breve. Nella delibera c'è scritto che ci saranno 14 posti, ma i lavoratori sono 28. E' vero che bisogna fare riferimento al bando, ma siamo molto preoccupati per il contenuto della delibera: da qui la richiesta di incotro urgente», osserva Mauro Pettinaro della Filcams presente all’incontro con il segretario generale Giovanni Timoteo.
«Allo stato attuale la prospettiva, nella migliore delle ipotesi, è lavorare tutti ma a part-time», aggiunge Fabio Benintendi, segretario Cisl presente insieme a Luca Di Polidoro della Fisascat, «c’è preoccupazione. Nell’incontro sono state sollevate anche considerazioni tecniche che vogliamo sapere se sono state prese in considerazione e vorremmo chiarire con il Comune quali sono le intenzioni prima di fare il bando». Entrambi sottolineano che sono coinvolte «persone in condizioni economiche e familiari particolari, quasi tutti monoreddito e avanti con l’età».
Il sindaco Gianguido D’Alberto si dice disponibile a un incontro a breve e illustra la situazione. «Si doveva intervenire subito: il 20 c'è l’udienza al Tar, che peraltro ci ha scritto segnalando la necessità di regolarizzare la situazione. La soluzione più veloce era muoversi lungo la scia del percorso già avviato. Per quanto ci riguarda bisogna fare una proposta di partenariato pubblico-privato, dove la gestione dei parcheggi finisce all'interno di un progetto più ampio con più servizi, sempre tenendo conto dell'aspetto sociale. Tutto questo però ha tempi lunghi, gli uffici stimano un anno perchè si arrivi a una proposta, alla valutazione e alla gara».
Nel frattempo bisogna regolarizzare la situazione. «Lo strumento più rapido, l'unico che ci consente di dare risposte in tempi brevissimi è la “gara ponte”. Non si è colta la profonda differenza, quasi un'innovazione rispetto a quella del commissario. Noi abbiamo aumentato del 50% il numero dei dipendenti, passando dai 9 del commissario a 14, ma come numero minimo: si può aumentare il numero delle persone rispetto ai parcometri. Inoltre, e questo è l'altro elemento di cambiamento, il numero degli occupati è criterio di prevalenza nella gara. Questa è la conferma è che tutto si basa sulla tutela del personale», precisa il sindaco. La “gara ponte” inoltre sarà riservata solo cooperative sociali di tipo B e anche l'altra prevede la tutela del personale con la clausola sociale, fa notare D’Alberto. L’altra priorità è non interrompere il servizio: a costo di passare per un regime transitorio le strisce blu non rimarranno senza gestione.
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