Varrassi: basta attese infinite

Il manager annuncia primari aquilani e macchinari nuovi

TERAMO. Rompe il silenzio il manager della Asl teramana Giustino Varrassi e fa chiarezza sui quesiti più scottanti della sanità locale: le lunghe liste di attesa per visite ed esami, la fuga di pazienti verso altre regioni, i tagli alle postazioni del 118 e la convenzione con la facoltà di Medicina dell'Aquila.

Le risposte del manager arrivano durante un incontro urgente richiesto dai consiglieri regionali del Pd Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca e che si è tenuto venerdì, sollecitato dalle ultime decisioni del manager, tra le quali quella di chiudere tre reparti (Ginecologia, Ortopedia e Pediatria) nell'ospedale di Sant'Omero per poter ristrutturare due sale operatorie. Con il conseguente sovraccarico di pazienti nel presidio di Teramo, già messo a dura prova dagli accorpamenti estivi dei reparti per ferie.

E poi c'è la lunga serie di casi di liste d'attesa denunciate dal Centro nei giorni scorsi: tra gli ultimi è emblematico quello di un paziente teramano che attende da 8 mesi, cioè da novembre 2010, di essere operato.

LISTE D'ATTESA.
Legate a doppio filo sono le questioni relative le liste d'attesa e la mobilità passiva. Varrasi non ha dubbi: la soluzione è aumentare gli investimenti in tecnologia, macchinari e attrezzature mediche, in particolare risonanza ed ecodoppler, per smaltire le file nelle liste relative alla diagnostica e trattenere pazienti. Oggi si aspettano infatti circa 315 giorni per una risonanza magnetica, 300 (181 a gennaio) per una visita di chirurgia vascolare e 165 (122 a gennaio) per una neurochirurgica. Senza contare gli oltre 549 giorni necessari per un ecodoppler, come raccontato al Centro da un pensionato diabetico di Penna Sant'Andrea al quale è stato dato appuntamento per il 19 settembre 2012.

SANT'OMERO.
Sul presidio di Sant'Omero è stato confermato da Varrassi che i lavori in corso sono per la messa in sicurezza e per il miglioramento delle condizioni della sala operatoria e che il cantiere dovrebbe chiudersi entro la fine di agosto, permettendo quindi la riapertura dei reparti attualmente off-limits. Sulla sorte dei presidi periferici, come quello vibratiano, sembra poi scongiurata l'ipotesi privatizzazione, «con l'unico rammarico», spiegano i consiglieri Pd «che abbiamo perso due anni di lavoro dietro una proposta in cui non credeva neanche il centrodestra, come i fatti dimostrano».

CONVENZIONE.
Varrassi ha poi confermato che a giorni - molto probabilmente ad inizio settimana - dovrebbe andare in porto la firma della convenzione con l'università dell'Aquila che consentirà il potenziamento di figure professionali che in parte andrà a contenere il drammatico problema del blocco delle assunzioni.

TAGLI 118.
Sui tagli alla rete dell'emergenza sul territorio Varrassi è rimasto sulle sue posizioni, confermando la linea della razionalizzazione e quindi la necessità di risparmiare.

Un punto di divergenza con i consiglieri del Pd che si sono comunque dichiarati «soddisfatti dell'incontro e della volontà di aprire un dialogo su tutte le questioni che gli abbiamo sottoposto. Adesso ci aspettiamo che Varrassi mantenga gli impegni presi. Abbiamo condiviso l'idea di ritrovarci entro la fine del 2011 per verificare insieme se ci sono stati dei progressi nel teramano».

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