Vivono in 14 in 80 metri quadri

Scoperto a Martinsicuro appartamento-lager pieno di stranieri. Per stare stipati in condizioni disumane gli ambulanti pagavano cento euro al mese. Scattano le indagini sul proprietario

MARTINSICURO. Cento euro a testa per un appartamento da dividere in 14. Tanto pagavano al mese alcuni extracomunitari, in prevalenza bengalesi, per vivere in condizioni disumane, quasi da lager nazista, pressati in appena 80 metri quadrati e con un solo servizio igienico a disposizione per tutti. Ai carabinieri del nucleo operativo di Alba Adriatica e della stazione di Martinsicuro la grave situazione non è sfuggita.

Ieri mattina presto avevano programmato un blitz negli appartamenti delle vie Silone, Salinello e delle Lampare. Le indagini puntavano a reprimere il fenomeno del commercio abusivo: anziché attendere che occupassero il lungomare lasciando possibili vie di fuga, i militari avecano pensato di beccarli in casa con la mercanzia. Invece, si sono trovati in una sorta di appartamento-lager e ora vogliono arrivare a chi abbia sfruttato in modo vergognoso gli extracomunitari, spillando loro 100 euro al mese per dare loro un giaciglio precario, stipati in condizioni disumane. Quel qualcuno, su cui i carabinieri stanno svolgendo indagini, incassava mensilmente 1.400 euro. Si sta cercando di capire se il proprietario fosse a conoscenza della situazione e incassasse lui stesso quei soldi, o ci fosse invece un subaffittuario.

Certamente, su tutti gli appartamenti finiti nel mirino sarà svolto il controllo incrociato con l'Agenzia delle Entrate per verificare se tutti gli affitti degli alloggi in cui sono stati trovati gli stranieri (per lo più commercianti ambulanti) siano mai stati registrati. Di questo filone si stanno occupando i militari di Martinsicuro, che dovranno sentire gli extracomunitari con l'aiuto di un interprete visto che nessuno di questi parla italiano.

Complessivamente il blitz ha portato al controllo di 44 cittadini stranieri, arrivati per lo più dal Bangladesh. Quattro di questi erano clandestini e per questo sono stati condotti in questura per l'espulsione, mentre uno aveva chiesto il permesso di soggiorno in qualità di rifugiato politico. Gli altri erano tutti in regola con la legge sull'immigrazione e quindi nei loro confronti non sono stati adottati provvedimenti.

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