comunali 2016

L’Abruzzo alle urne, ecco dove si vota

Il 5 giugno alle urne 150 mila elettori di 72 comuni. Nelle liste 2.500 candidati nei consigli comunali

PESCARA. E pensare che la politica non interessa più. La carica degli oltre 2.500 aspiranti consiglieri iscritti nelle liste dei 72 comuni che vanno al voto per le amministrative del 5 giugno sembrerebbe smentirlo. Probabilmente molti sono stati tirati per i capelli da amici e parenti, ma è un fatto che nell’era dell’apolitica (più che antipolitica) globalizzata, cioè nell’era della politica fai-da-te, quella che rifiuta i partiti e i leader da talk show, la contesa comunale sia ancora vista come un’espressione genuina dell’impegno pubblico.

Il copione della tradizionale presentazione delle liste è stato rispettato come al solito, anche nei nostri comuni. C’è stata la corsa affannosa alla raccolta delle firme fino all’ultimo minuto disponibile. Ci sono state le delusioni di chi ha dovuto rinunciare (per esempio a Roseto Pio Rapagnà, storico rappresentante del civismo abruzzese, per non aver raggiunto il numero minimo di candidati). C’è stata la mezza retromarcia di Noi con Salvini, il movimento del leader della lega Nord, che si scontra con inevitabili problemi di radicamento complicati dal rifiuto di imbarcare riciclati dell’ultim’ora. Ci sono le difficoltà dei 5 Stelle, molto forti a livello nazionale, ma in affanno nella formazione delle liste soprattutto nelle realtà più piccole (e quando la lista la fanno hanno anche problemi a comunicarla). C’è il solito fenomeno delle liste-ferie dei rappresentanti della Polizia penitenziaria, che puntualmente colgono l’occasione delle elezioni comunali per guadagnare il mese di permesso per la campagna elettorale. Se poi succede, come a Carapelle Calvisio, che i candidati, grazie ai rappresentanti delle forze dell’ordine, siano quasi più degli elettori, pazienza (per la cronaca: sette candidati sindaci per altrettante liste e ben 55 candidati consiglieri in un comune di 82 abitanti, di cui 67 aventi diritto al voto). Il problema è del legislatore (e dei colleghi che non si candidano) più che dei candidati stessi.

IL DOPPIO TURNO. In questa tornata elettorale mancano all’appello i comuni capoluogo, dunque l’attenzione si concentra soprattutto sui cinque enti locali che in base alla legge elettorale potrebbero andare al turno di ballottaggio del 19 giugno. I Comuni sono Vasto, Lanciano, Francavilla, Roseto e Sulmona. A questi comuni va aggiunto anche San Giovanni teatino, grande centro dell’area metropolitana Chieti-Pescara. Nel comune peligno, commissariato dopo la crisi della giunta uscente (o, commissario è Giuseppe Guetta) sono sette candidati sindaci, 19 liste e quasi 300 i candidati: Elisabetta Bianchi candidata da Fi, Domenico Capaldo (Sel), Alessandro Lucci (Sulmona bene in comune), Alberto Di Giandomenico (Sovranità Sulmona) e Simone Giovarruscio (Movimento 5 Stelle). Il solo Movimento 5 Stelle che ha tenuto tutti con il fiato sospeso fino alla fine, in attesa del nulla osta della sede centrale che è arrivato solo poco prima di mezzogiorno. A Vasto sono state presentate 15 liste con 356 candidati per 24 posti in Consiglio comunale a sostegno della candidatura di cinque candidati sindaco. I candidati sono: Massimo Desiati (Vasto duemilasedici, Unione per Vasto Tagliente, Progetto per Vasto Desiati, Forza Italia e Fratelli d'Italia- Alleanza Nazionale), Ludovica Cieri (Movimento 5 Stelle), Edmondo Luadazi (Il Nuovo Faro e Rinascita Vastese), Francesco Menna (Partito democratico, Si per Vasto, Filo Comune, Avanti Vasto e Città Virtuosa) e Massimiliano Montemurro (Democrazia cristiana e Vasto la mossa giusta). Luciano Lapenna, sindaco uscente e presidente Anci Abruzzo, è capolista per il Pd. A Lanciano sono tre i candidati sindaci con appoggio di 17 liste: il sindaco uscente Mario Pupillo, centrosinistra, Errico D'Amico e Tonia Paolucci, centrodestra. A mezz'ora dalla chiusura della presentazione delle liste, ha ufficializzato la sua candidatura Valentina Maio, presidente della Virtus Lanciano. La Maio sarà capolista della Lista civica Lanciano Vale.

A Roseto la sfida è a tre, le liste 15. A sfidarsi il sindaco uscente, di area centrodestra, Enio Pavone, il candidato sindaco del centrosinistra Sabatino Di Girolamo, la candidata dell'area civica Rosaria Ciancaione. Il M5S non è riuscito a presentare la sua , in quanto Beppe Grillo non avrebbe messo a disposizione il simbolo. Infine sono quattro i candidati a sindaco di Francavilla al Mare. A San Giovanni Teatino si vota con il turno unico: corrono da sindaco il primo cittadino uscente Luciano Marinucci sostenuto dalla lista Progetto Comune. Si ricandida per il centro sinistra Verino Caldarelli, già sindaco, con la lista Insieme-Pd. Il Movimento 5 stelle ha candidato Mario Cutrupi.

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