Acqua, la politica è d’accordo: «Ora l’Aca faccia i lavori in città» 

Maggioranza e opposizione si compattano e votano insieme, Ferrara: «Servono interventi urgenti» La presidente dell’azienda idrica annuncia: «Potenzieremo la rete allo Scalo, pronti altri progetti»

CHIETI. Alla fine tutti votano tutto. Maggioranza e opposizione si ricompattano di fronte al problema dell’acqua e i due schieramenti votano compatti entrambi gli ordini del giorno sulla carenza idrica presentati il primo dalla minoranza e il secondo dalla maggioranza. Si chiude così la seduta straordinaria di ieri pomeriggio convocata sulla carenza idrica che tanti disagi continua a provocare in città. Superati gli scontri tra i due schieramenti proprio per la convocazione del consiglio straordinario (chiesto dalla minoranza, sottoscritto anche dal sindaco Diego Ferrara nonostante la contrarietà della maggioranza che lo riteneva “inutile”), l’unità è stata trovata sugli impegni da chiedere ad Aca, Ersi (Ente regionale del servizio idrico) e Regione a favore della città. Su invito del presidente del consiglio comunale Luigi Febo, l’Aca è arrivata con il presidente Giovanna Brandelli, l’Ersi con il presidente Nunzio Merolli e la Regione con il vicepresidente Emanuele Imprudente che ha la delega al servizio idrico. In platea c’erano Elda Capriotti, rappresentante dei cittadini che hanno manifestato il 30 agosto, Renato Di Nicola del Forum dell’Acqua e il consigliere regionale Mauro Febbo. Aca ha annunciato l’avvio dei lavori per Chieti Scalo e l’Ersi ha parlato di un milione di euro che presto saranno a disposizione della città.
RITROVATA UNITÀ
Entrambi gli ordini del giorno, quello della minoranza e quello della maggioranza, impegnano l’amministrazione a istituire un tavolo di verifica e interlocuzione con Aca sull’emergenza idrica e sugli interventi, nonché a verificare lo stato delle opere in cantiere e sollecitare la cantierizzazione dei lavori sulla rete idrica al fine di limitare futuri disagi alla città. Il prossimo appuntamento è già fissato a tre mesi per verificare lo stato dell’arte. Dato il clima volto alla comunità d’intenti, tanto auspicato dal sindaco Ferrara, non ci si attendeva l’attacco proprio del sindaco, netto e senza mezzi termini, nei confronti dell’Aca: «Non sono né un demagogo né un populista», ha detto Ferrara, «ma devo rispondere ai cittadini perché sono stato eletto da loro. L’acqua non deve più mancare nelle abitazioni, per questo servono interventi tempestivi».
PARLANO I CONSIGLIERI
Il primo dei consiglieri a intervenire è stato il capogruppo Lega Mario Colantonio, memoria storica di quanto accaduto in città dal 2006 quando fu inviato il commissario Adriano Goio a fronteggiare la crisi idrica. A seguire è intervenuta il capogruppo FdI Carla Di Biase, chiedendo «azioni e soluzioni»; poi è stata la volta del capogruppo di Chieti Viva, Giampiero Riccardo, tra i più attivi nell’incalzare l’Aca e nel chiedere la seduta straordinaria; a seguire il capogruppo Udc Mario De Lio, sollecitando la programmazione di interventi strutturali; in seguito il capogruppo M5S Luca Amicone che ha ricordato che il Comune di Chieti è azionista dell’Aca ma con solo «3 azioni su 69». Con la solita verve polemica che la caratterizza, è intervenuta anche la capogruppo di Azione Politica Serena Pompilio che più volte ha chiesto al Comune di riprendersi il servizio idrico; a seguire Silvio Di Primio (La Sinistra con Diego), voce critica sin da subito, in seno alla maggioranza, sulla gestione Aca; infine ha parlato la consigliera Pd Barbara Di Roberto.
I LAVORI DA FARE
La presidente Brandelli ha assicurato che sono in appalto i lavori da 300mila euro per il potenziamento della rete idrica scalina. Le opere consistono in una condotta che allacci il serbatoio di Madonna della Vittoria alla rete dello Scalo: saranno appaltate a metà ottobre e dureranno due mesi. Brandelli ha detto di aver scovato «22 chilometri di reti ammalorate, da risistemare con un progetto di 4 milioni», ma i fondi devono essere ancora trovati. «Stiamo andando avanti inoltre con le progettazioni per ottenere i fondi del Pnrr». Il milione recuperato dall’Ersi verrà usato per riequilibrare la pressione allo Scalo.