Ortona

Alle Poste 77 assunzioni e 74 contratti full-time, la storia di Sandra: «Io, laureata e postina»

24 Novembre 2025

L’azienda potenzia il personale per il recapito: 52 assunti al Centro operativo di Pescara che serve anche Chieti

ORTONA. Nel settore recapito, in Abruzzo, Poste italiane ha proceduto con l’assunzione di 77 risorse e 74 trasformazioni di contratto da part-time a full-time tra il 2024 e il 2025: 12 portalettere sono andati a integrare gli organici in provincia dell’Aquila, 6 in provincia di Chieti e 7 in provincia di Pescara; tra settembre e ottobre 52 dipendenti hanno potenziato il Centro Operativo di via Volta a Pescara, che ha competenza per le province di Pescara e Chieti; sempre in tema di stabilizzazioni, 15 nuovi ingressi sono previsti dal prossimo 1° dicembre. Tra il 2024 e 2025, Poste italiane ha trasformato 74 contratti di portalettere e addetti produzione da tempo parziale a tempo pieno. Tra aprile e settembre di quest’anno, l’azienda ha formalizzato 24 contratti (6 nell’Aquilano, 7 nel Chietino, 7 nel Pescarese e 4 nel Teramano).

E tra coloro che hanno visto il contratto passare da part-time a full-time c’è Sandra Muretta, applicata nel centro di distribuzione di Lanciano e portalettere a Ortona. Muretta è entrata alle Poste nel novembre 2023, all’età di 47 anni. Di Lanciano, due figli, laureata in Economia aziendale all’università d’Annunzio: «Il mio percorso purtroppo non è stato semplice per diverse ragioni. Mi sono laureata nel 2011, ero già abbastanza “matura” e con un figlio di 4 anni. Dopo le prime esperienze lavorative mi ero rimessa a studiare per provare a partecipare a vari concorsi pubblici, ma mi è sempre mancato quel punticino. Dopo un breve periodo di sconforto mi sono rimessa a cercare lavoro e tra i vari annunci c’era quello di Poste italiane, che cercava portalettere e consulenti, ma per questa posizione era necessario un certo voto di laurea che non avevo».

Muretta però ha scelto comunque di inviare la sua candidatura, come portalettere: «Pur di scuotere il mio curriculum ho inviato la domanda. Mi sono detta: “Se va bene ok, altrimenti aggiungiamo un altro tassello alle mie esperienze”. Dai soli tre mesi che dovevo fare, sono riuscita a fare il massimo possibile, ovvero 12 mesi, e sono entrata in graduatoria. Un anno in cui, applicata nel centro di distribuzione di Lanciano come portalettere a Ortona, ho incontrato splendide persone che mi hanno insegnato e supportato tanto». A novembre del 2023, grazie alle Politiche attive dell’azienda, Muretta ha ripreso il suo percorso in Poste italiane con un contratto a tempo indeterminato, part-time; a settembre di quest’anno, il suo contratto di lavoro è diventato full-time.

Sempre nel centro di distribuzione Lanciano, dove vive. «Lavorare in casa è molto importante, specialmente per una mamma di famiglia, perché doversi spostare ogni giorno e magari per tanti chilometri non è facile, bisogna conciliare tutto con un dispendio di energie e sacrifici enormi». In questi anni da portalettere, Sandra ha sempre servito il territorio di Ortona: «Attualmente sono applicata nella zona del centro, ma conosco praticamente tutte le vie della città, anche quelle più difficili da raggiungere. Non voglio sembrare presuntuosa, ma credo di essere ben voluta da tutti perché svolgo il mio lavoro con serietà e cerco di pormi sempre con il sorriso e tanta pazienza».

Da Sandra arriva un consiglio a chi sta pensando di candidarsi per lavorare in Poste, sia ai giovani sia ai “meno” giovani: «La mia storia è forse proprio l’esempio di come quando tutto sembra essere irraggiungibile, alla fine con tenacia, tanta forza di volontà e anche coraggio nel rimettersi in gioco, si può arrivare a realizzare uno dei desideri più importanti che è quello di lavorare e sentirsi più realizzati nella vita. Tanti mi dicono: “Ma sei laureata e fai la postina!”. Sì, certo, faccio la postina e non vedo cosa ci sia di male». La dipendente spiega infine cosa ha significato per lei il passaggio da part-time a full-time: «Ha sicuramente dato un nuovo slancio alla mia vita, sia da un punto di vista personale che per tutta la famiglia. Poter lavorare ogni giorno, per giunta in una grande azienda come Poste Italiane, ripaga di tutto il tempo che ho perso nel cercare la mia “strada”. Spero che questo primo passaggio sia l’inizio verso altri orizzonti. Sempre in Poste, ovviamente».

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