Ateneo, via libera ai maxi lavori: nuovo polo pronto a giugno 2028

23 Settembre 2024

Pubblicata la determina per affidare la progettazione che porterà al raddoppio del campus teatino «Le aule dovranno rispondere alle esigenze didattiche e organizzative di un’università moderna» 

CHIETI. Con la determina dell’Areacom, Agenzia regionale dell’Abruzzo per la committenza, parte l’iter per la costruzione del nuovo polo universitario nell’area del Villaggio del Mediterraneo. Il rettore Liborio Stuppia ha avviato un piano edilizio da oltre 64 milioni di euro che punta a quasi un raddoppio della superficie del campus di via dei Vestini. Il primo passo del progetto edilizio più grande da quando sono stati costruiti i due campus di Chieti e Pescara è la determina del 6 settembre con cui si avvia la gara europea per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica e del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione dell’intervento.
NUOVO POLO UNIVERSITARIO
Lo scorso 3 settembre il direttore generale della d’Annunzio, Paolo Esposito, ha inviato ad Areacom la documentazione necessaria all’indizione della gara. Tre giorni dopo è partita la procedura. La progettazione va bando per un importo di 3.259.497 euro escluso Iva. Il nuovo complesso edilizio sorgerà in un sito già di proprietà dell’ateneo che si trova al di là del sottopasso di via dei Vestini, vale a dire esattamente davanti all’attuale entrata principale del rettorato della d’Annunzio. Qui sorgeranno cinque nuove aule da 300 posti ognuna e un grande edificio per gli uffici universitari (in grado di ospitare 200 dipendenti), con una auditorium da 500 posti e svariati servizi tra cui persino un asilo nido. Nello spazio esterno sono previsti parcheggi, verde attrezzato e un anfiteatro. Il nuovo edificio ospiterà anche il nuovo rettorato, mentre l’edificio sede del primo rettorato dell’ateneo verrà completamente abbattuto.
IL CRONOPROGRAMMA
L’intervento verrà a costare 64.360.563 euro. L’ateneo ha già in cassa la disponibilità economica, ciò non togliere che cercherà di attingere fondi con nuovi canali di finanziamento. Dal punto dei vista dei tempi, l’iter appena partito prevede innanzitutto l’espletamento della gara per la progettazione nell’arco di tre mesi. Ad aprile dell’anno prossimo potrebbe partire la conferenza dei servizi. Fra un anno potrebbe essere pronto il progetto esecutivo, mentre la consegna dei lavori è prevista per marzo 2026, con la conclusione delle opere immaginata a giugno 2028.
PIANO EDILIZIO DA 64 MILIONI
L’università ha dato indirizzi precisi a chi vincerà la gara europea per la progettazione. La realizzazione della struttura che ospiterà i nuovi uffici dovrà rispondere non solo a esigenze di lavoro ma anche di benessere aziendale. «La progettazione degli spazi interni», si legge nei documenti redatti dall’università, «deve rispondere alla sempre crescente necessità di garantire un ambiente lavorativo confortevole e servizi che possano consentire la conciliazione vita-lavoro del personale». Le nuove aule dovranno essere costruite con «criteri funzionali innovativi e che devono rispondere alle nuove esigenze di didattica universitaria». In particolare, per le aule «il progetto deve valorizzare l’aspetto “prestazionale”, i criteri di progettazione devono essere più agevolmente adattabili alle esigenze didattiche e organizzative di una università “moderna” e tecnologicamente avanzata. Devono essere valutate e proposte architetture interne che propongano spazi modulari, facilmente configurabili e in grado di rispondere a contesti educativi sempre diversi, ambienti plastici e flessibili, funzionali ai sistemi di insegnamento e apprendimento più avanzati». L’ateneo dannunziano chiede anche ai progettisti di pensare la realizzazione di «edifici sostenibili sotto il profilo ambientale ed ecologico, che prevedano una auto sostenibilità ed elevata prestazione energetica e l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili a riguardo».
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