Conte: qui una proposta politica sulle reali esigenze della città 

L’ex premier e ora presidente del M5S al comizio per sostenere il candidato sindaco Dina Carinci «La mancata alleanza col Pd? Non c’era un progetto comune, ma in futuro non escludo intese» 

VASTO. «Noi vi offriamo un progetto di comunità non improvvisato. Non sono state fatte sette o dieci liste per acchiappare i voti. Qui ci sono persone che condividono una proposta politica costruita sulle esigenze e sui bisogni dei cittadini». Giuseppe Conte parla così alla folla radunata in piazza del Popolo. Sul palco, insieme al presidente del M5S, ci sono la candidata sindaca Dina Carinci e il senatore Gianluca Castaldi. È un bagno di folla.
Conte arriva a Vasto con tre quarti d’ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia. Ad attenderlo una marea di gente che lo applaude ed acclama. «Guardate che spettacolo, si vede perfino il mio Gargano. Mi fate venire nostalgia di casa». Le prime battute di Conte sono per il panorama mozzafiato che offre il golfo di Vasto. Poi l’ex premier diventa un fiume in piena. «Qui a Vasto abbiamo una proposta politica nata dal confronto con i cittadini, cercando di capire le esigenze e i bisogni di ogni quartiere», attacca, «questo progetto, di cui il Movimento 5 stelle è il pilastro, non nasce offrendo promesse che non si possono mantenere, ma mettendo a disposizione un progetto per questa città. Avete visto che cosa è stato fatto qui da questa candidata sindaco? Ognuno di voi ha partecipato alla elaborazione di questa proposta politica, se la condividete io vi do la garanzia che ci ritroverete in prima linea per realizzarla. Non pensate che la croce che metterete sulla scheda elettorale sia un gesto separato da una prospettiva più generale», avverte Conte, «se pensate che sono solo elezioni cittadine e che proprio per questo dovete votare il parente o l’amico di famiglia commettete un grosso errore. La cortesia in politica non può essere fatta. Ci sarà un sindaco che deciderà se fare o meno la transizione ecologica a Vasto, se ampliare o meno le aree verdi, se migliorare o meno l’infrastruttura idrica. Con quella croce sulla scheda si decide il sindaco: le amministrative non sono un discorso avulso e scollegato dal progetto generale del Paese».
L’ex premier – spesso interrotto durante il suo intervento da fragorosi applausi – ha anche toccato i temi della politica nazionale: reddito di cittadinanza («Va migliorato certo, ma chi lo vuole abrogare è un vigliacco»), la proroga del superbonus, e ha riservato qualche frecciata anche al ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani. «Delle volte, quando non si studia, succede anche che si sparano dei proclami che non hanno senso», chiosa il presidente, «l’energia atomica costa molto di più delle energie rinnovabili. Dobbiamo aumentare gli spazi verdi, puntare sulla rigenerazione urbana. Basta con il cemento e il consumo di suolo, dobbiamo recuperare i nostri bellissimi borghi, i centri storici, questa è la proposta non il nucleare».
Prima che iniziasse il suo intervento sul palco di piazza del Popolo, Conte si è concesso per pochi minuti alle domande dei giornalisti, che inevitabilmente hanno toccato il tema delle alleanze. In Abruzzo ci sono realtà dove il Movimento 5 stelle ha deciso di non allearsi con il Pd. Ed è quello che è successo a Vasto. «In alcune realtà non siamo riusciti ad elaborare un progetto comune», spiega il presidente del M5S, «ma in questi casi abbiamo presentato una proposta politica che risponde ai nostri principi e ai nostri valori. Continueremo lavorare con il Pd in futuro per cercare un’intesa su obiettivi condivisi».
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