«Il taxi? C’è ma non si sa come prenderlo»

Desiati (Progetto per Vasto): la giunta ha dato le licenze ma le aree sosta ancora non vengono trovate

VASTO. «Il servizio taxi esiste, ma nessuno sa come prenderne uno perché l’amministrazione comunale non ha ancora individuato le aree destinate alla sosta dei mezzi di trasporto privati e a organizzare i sistemi di chiamata e di turnazione».

La lista civica Progetto per Vasto torna alla carica su un problema già sollevato in passato e che nei mesi scorsi sembrava avesse avuto un’accelerazione con l’indizione del bando e con l’assegnazione di cinque nuove licenze. «Tutto tace», attacca Massimo Desiati, capogruppo consiliare del movimento civico, «risale a maggio del 2012 l’interrogazione con cui si sollecitava la riorganizzazione del servizio a Vasto. In seguito alle nostre insistenze e dopo l’indizione del bando, finalmente, l’amministrazione comunale ha proceduto all’assegnazione delle licenze ma, poi, tutto si è fermato. A marzo, con la stagione estiva alla porte, chiedemmo l’individuazione delle aree pubbliche riservate e attrezzate alla sosta dei taxi e di procedere, senza indugio, all’organizzazione logistica del servizio pubblico. Oggi siamo costretti a prendere atto che a Vasto i taxi ci sono ma nessuno sa come si fa a prenderne uno», osserva il consigliere comunale di opposizione.

Il bando per l’assegnazione delle nuove licenze risale a marzo. All’avviso indetto dal Comune risposero in cinque. A Vasto, il servizio fu istituito negli anni settanta ma in seguito divenne inesistente. Le basi per poter procedere all’assegnazione delle nuove licenze sono state gettate nei mesi scorsi quando il consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento che tiene conto di una serie di parametri, quali il numero degli abitanti, la localizzazione piuttosto decentrata della stazione ferroviaria (a metà strada tra Vasto e San Salvo) e dell’attuale servizio pubblico di trasporto cittadino, decisamente inadeguato. Tutte le forze politiche hanno convenuto sulla necessità di far fronte alle accresciute esigenze di una località turistica piuttosto carente sotto il profilo del servizio pubblico da piazza.

Nei mesi scorsi era stata la Confartigianato a sollecitare il ripristino del servizio sul territorio comunale. Per Daniele Giangiulli, direttore provinciale dell’associazione di categoria, «rendere attive le licenze può rappresentare una concreta opportunità lavorativa, oltre che un vantaggio in termini logistici per il Vastese, soprattutto in vista della stagione turistica».

Anna Bontempo

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