Lavori alla rete idrica, è polemica sui fondi 

Guardiagrele. L’opposizione contro Dal Pozzo: «Finanziamenti non usati, ora si potrebbero perdere»

GUARDIAGRELE. Sulla recente assegnazione del fondo di 2,2 milioni di euro da parte della Regione ai Comuni dell’Avello per intervenire sulle reti idriche è polemica tra il sindaco Simone Dal Pozzo e il gruppo di opposizione Progetto per Guardiagrele. I consiglieri Flora Bianco e Orlando Console ricordano che nel 2015 ci fu «un’azione sinergica tra il Comune, l’allora presidente della Regione Gianni Chiodi e la Sasi, per ottenere 8,5 milioni per l’adeguamento e il miglioramento del sistema idrico di Guardiagrele e di altri sei comuni della zona dell’Avello». Il contributo, dicono i consiglieri, poi scese a 1,6 milioni. «Una somma questa», osservano Bianco e Console, «ancora oggi non utilizzata, a causa della volontà del Comune, di voler gestire tutto a modo suo. L’amministrazione nel 2017 ha bloccato l’appalto indetto dalla Sasi, proprio quando questa si apprestava al rifacimento della rete idrica nel centro storico cittadino e, più tardi, precisamente il 16 aprile del 2019, ha convocato la conferenza dei servizi, per la riqualificazione del centro storico, per la nuova pavimentazione di via Roma, nel tratto dove era anche previsto il ripristino della nuova condotta, bloccando però infine tutto per l’acquisizione di nuovi pareri». I consiglieri di Progetto per Guardiagrele dicono che l’amministrazione comunale, con lo stop al rifacimento della rete idrica, si sarebbe esposta al rischio di perdere un finanziamento di 140mila euro, ottenuto dalla Regione il 1° luglio del 2017 per il recupero dei Borghi, quindi per il rifacimento del tratto stradale di via Roma.
«Proprio per questo», affermano i consiglieri, «Dal Pozzo, lo scorso 20 febbraio, è stato costretto a richiedere una proroga per l’utilizzo dei fondi ottenendo una nuova scadenza, fissata al prossimo 31 dicembre». I consiglieri evidenziano che «tutto questo si sarebbe potuto evitare se l’amministrazione comunale avesse dialogato con la Sasi e con l’Ersi, in modo più costruttivo e operativo, dando modo alla Sasi di spendere la somma di 800mila euro, destinata ai lavori su Guardiagrele e al Comune di utilizzare i 140mila euro dei Borghi, per opere nel centro storico più realizzabili. Infatti», concludono, «era assolutamente impensabile che, con una tale somma, come avrebbe voluto il sindaco, si sarebbe potuto procedere alla ripavimentazione di via Roma».
Giovanni Iannamico