Nozze all’antica fonte Le nuove coppie riscoprono la storia 

Idea rivoluzionaria al monumento del rione Civitanova I neo coniugi: l’area pulita da noi. Il Comune: bella pensata 

LANCIANO. Un tripudio di girasoli e ceste di vimini là dove c’erano erbacce e sporcizia. Canti antichi e acqua limpida della fonte a far da sfondo a promesse d’amore eterno. Un matrimonio speciale in un luogo speciale quello di Rossella Cotellessa e Donatello Paone, presidente dell’Asd Lanciano Special, che hanno coronato il sogno di amore nella splendida cornice della Fonte Grande di Civitanova. L’antica fontana del XII secolo, abbandonata, spesso ricoperta da erbacce che pochi volontari puliscono, è tornata alla vita giovedì mattina col matrimonio. Sia alla vita che fu, quella quando le donne andavano a lavarvi i panni che poi stendevano al sole (e alla cerimonia erano presenti due donne con i vestiti tradizionali a cantare e lavare i panni), sia alla vita presente che ha cancellato l’incuria, che alla vita che sarà, visto che molti hanno plaudito all’idea e alla scelta e seguiranno l’esempio di Donatello e Rossella.
«Abbiamo chiesto l’autorizzazione al Comune per l’occupazione di suolo pubblico», spiega Paone, «pagato e ci siamo occupati della pulizia della fonte. Erbacce e immondizia caricata dalla EcoLan che ci hanno aiutato ad estirpare anche i residenti. Abbiamo scelto la fonte perché siamo legati a questa terra. I miei nonni erano ortolani, come mio padre. Questa acqua riempie le vasche degli orti di Sant’Egidio. È un luogo che per noi ha un valore affettivo: è famiglia». Luogo perfetto, quindi, per una famiglia che nasce e che vuole anche adottare la fonte. «È inserita nei beni comuni», riprende Paone, «e vogliamo contribuire a tenerla viva e pulita. Ci pensano, quando possono, il professor Umberto Nasuti e Pio Fiore Di Vincenzo a tenerla d’occhio, ma con l’Asd Lanciano Special (associazione che ha finalità sportive, didattiche, ricreative inclusive a favore di persone con disabilità fisiche e/o intellettive), potremmo prendercene cura assiduamente».
«Organizzare il matrimonio alla Fonte è stata un’idea bellissima», commenta il presidente del consiglio comunale Leo Marongiu, che ha officiato la cerimonia con il consigliere Riccardo Di Nola, «hanno valorizzato uno dei tesori della nostra città. Hanno pulito la fonte dalle erbacce e dall’incuria e ci hanno suggerito l’idea di inserirla tra i luoghi dove celebrare i matrimoni civili. Oggi infatti non figura tra le location che sono la sala giunta, quella consiliare, la casa di Conversazione e il Polo museale, e infatti abbiamo fatto due cerimonie, una in sala giunta e l’altra alla fonte. Che inseriremo nell’elenco assieme alla Fonte del Borgo. E poi servono nuovi luoghi visto che i matrimoni stanno vivendo un boom: questa settimana ne ho celebrati quattro!» E le pubblicazioni sul sito del Comune si susseguono: 10 negli ultimi due giorni.
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