Vita a Los angeles, matrimonio, Timbaland  

Ferro: l’album “Accetto miracoli”  è il mio nuovo inizio a 40 anni 

MILANO,. La nuova vita a Los Angeles, l’amore, il matrimonio, l’incontro con Timbaland: in pochi anni è cambiato tutto per Tiziano Ferro e il suo album in uscita domani, Accetto miracoli, è lì a...

MILANO,. La nuova vita a Los Angeles, l’amore, il matrimonio, l’incontro con Timbaland: in pochi anni è cambiato tutto per Tiziano Ferro e il suo album in uscita domani, Accetto miracoli, è lì a raccontarlo, fin dal titolo, con il suo invito a «consegnarci al nostro destino, senza forzarne l’andamento».
Ed è proprio così – racconta l'artista alla presentazione milanese del disco – che sono andate le cose, da quel giorno del giugno 2016 quando, tre giorni prima di ripartire da Los Angeles, ha conosciuto Victor, l’uomo che poi ha sposato, al caffé preso con Timbaland, «il mio idolo da quando avevo 16 anni», da cui è uscito con una canzone e mezza e la proposta di un progetto più completo. «Dopo 18 anni di lavoro in una zona di conforto, per una persona come me, di provincia, con la stessa famiglia anche per un disco, è stato importante cambiare qualcosa a 40 anni, e lavorare con un guru come Timbaland», racconta, «mi ha costretto a mettermi in gioco come un alunno, con tutto da perdere. Ha dovuto capire come canto, scrivo e quella venatura di sana paura ha portato a una crisi creativamente importante». Nel mettersi in discussione, Ferro ha sentito che «con la musica si può ancora giocare a 40 anni e con 20 di carriera». Di qui «un nuovo inizio di cui sono orgoglioso». Nell’album, canzoni cui è più legato come In mezzo a questo inverno, ispirata alle perdita della nonna Margherita «ma declinata al maschile, perché volasse per conto suo» e Casa a Natale in cui canta «sono solo ed è sempre stato così». «È il tema più complesso della mia vita, mi sono sempre sentito un outsider, fin da bambino, perché ero grasso, non amavo il calcio e non andavo alle feste». Quel «senso di inadeguatezza» non se ne è andato neanche col successo ma oggi, a quasi 40 anni, «non è che diventi felice, ma inizi ad accogliere ciò che accade come parte d’un copione che troverà un senso». E impari «a non rispondere alle offese» come canta in Il destino di chi visse per amare. Purtroppo «il bullismo non è finito a 13 anni» e viene anche da chi scrive canzoni. Si riferisce a Fedez, che lo cita in brani come Tutto il contrario? Ferro risponde «uno dei dai...», poi si fa serio e dice: «Mi si tira in ballo e io sono ironico, finché si scherza va bene, mi spiace solo quando queste cose sono legate al sentimento e alla sessualità, perché anche una battuta può mettere un adolescente a disagio, e che un idolo dei ragazzini mi prenda in giro su questo è un atto di bullismo molto forte, non solo verso di me».
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