verso il festival, la recrudescenza della pandemia 

Fimi: Sanremo sarà solo esibizione in tv 

L’industria musicale vuole regole subito, anche in caso di slittamento

SANREMO. «Un evento sostanzialmente televisivo, limitato alla pura esibizione degli artisti e senza altre attività collaterali che possono fare esplodere i contagi, e con un protocollo concordato con il Comitato tecnico scientifico e trasmesso a tutti gli operatori». È la proposta di Enzo Mazza, ceo della Fimi, la federazione dell’industria musicale, per il Festival di Sanremo 2021, in programma dal 2 al 6 marzo con Amadeus al timone. «Finora», argomenta Mazza, «si è parlato soprattutto del contorno, delle preoccupazioni per ristoranti, commercianti, per il palco in piazza Colombo. O si è parlato del pubblico e della nave come ipotesi per garantirne la sicurezza o dell’organizzazione della sala stampa. Ma il Festival è fatto di tanti elementi, a partire dagli artisti in gara che dagli hotel devono essere portati all’Ariston per le prove e le esibizioni, con regole precise per ridurre al minimo i rischi. Per ciò che accade all’esterno, le regole ci sono e sono quelle previste dal decreto: se i concerti non si possono tenere, se i ristoranti sono chiusi, non capisco di che cosa parliamo», osserva. «Quelle disposizioni valgono per tutta Italia e quindi anche per Sanremo. La Rai ha la responsabilità di mettere a punto un protocollo per far lavorare tutti in sicurezza: è bene che venga concordato col Cts, come per i mondiali di Cortina. Un protocollo da trasmettere a tutti gli operatori in modo che possano organizzarsi in tempi stretti». Quanto all’ipotesi di uno slittamento, «anche se il Festival si dovesse spostare», dice il numero 1della Fimi, «servono regole precise da subito perché tutto va riorganizzato in quel senso, a partire dalle uscite dei dischi».