L’Italia e il fascino del paese del Sol Levante 

La rassegna “Stills of Peace and Everyday Life” ad Atri quest’anno è dedicata al Giappone: mostre e film fino a settembre

ATRI. È dedicata al Giappone la settima edizione di Stills of Peace and Everyday Life, rassegna di arte e cinema organizzata ad Atri da Fondazione Aria, in collaborazione con il Comune e con la regia dell’agenzia delloiacono comunica.
Dopo aver ospitato oltre cinquanta artisti di Pakistan, Spagna, Francia, Cina, Marocco, Iran in dialogo con artisti italiani, quest’anno Stills of Peace guarda a un affascinante Paese in cui convivono antichissime tradizioni e innovazione tecnologica, cultura pop e cultura millenaria. “Italia e Giappone: una ricerca del senso del contemporaneo” l’edizione riservata alla nazione del Sol Levante che partirà sabato 18 luglio alle 18.30 in piazza Duchi d’Acquaviva con l’inaugurazione delle mostre e l’apertura della Ma.Co. / Maratona del Contemporaneo: la due giorni, sabato e domenica, in cui artisti, curatori e ospiti discuteranno di linguaggi artistici contemporanei e dei temi della rassegna.
In programma quattro mostre, che saranno inaugurate il 18 alle 19.30 e il giorno seguente potranno essere ammirate con visite guidate (alle 19). Resteranno poi aperte fino al 6 settembre (Orari: 10-12, 16.30-19.30, 21-23; chiuso lunedì mattina; ingresso gratuito con mascherina obbligatoria e su prenotazione www.viviatri.it).
Le Cisterne di palazzo Acquaviva ospitano la mostra “Lights /Spaces – Carlo Bernardini e Kaori Miyayama” curata da Antonio Zimarino, incontro tra due modi di svelare e costruire lo spazio, nati da culture diverse ma da analoga sensibilità verso l’esperienza artistica. Carlo Bernardini (Viterbo, 1966) trasforma percettivamente lo spazio attraverso creazioni fra dimensione scultorea e installativa, realizzate con fibre ottiche e superfici elettro-luminescenti; Kaori Miyayama (Tokyo, 1975) utilizza pittura, fotografia, libri, installazione, mescolando tecniche tradizionali e contemporanee giapponesi ed europee per indagare le relazioni tra culture e generazioni. Al Museo archeologico la mostra “Gei Sha – Yoko Yamamoto” curata da Paolo Dell'Elce. Dai primi anni Ottanta la fotografa Yoko Yamamoto esplora il mondo fascinoso e misterioso delle Geisha nelle comunità di Tokio.
Una ricerca iconografica profonda su una figura che non ha nulla a che fare con la prostituzione, come erroneamente si pensa in Occidente, ma è piuttosto, come ha insegnato molto cinema giapponese, una persona educata alla danza, musica, recitazione, conversazione. Sempre all’Archeologico è ambientata l'esposizione “Stampe Giapponesi Contemporanee 1946-1993”, a cura di Takizawa Kyoji, della Japan Foundation.
La mostra propone una panoramica sulle ricerche visive di una cinquantina di artisti giapponesi attivi dal secondo dopoguerra e sul loro incontro con la cultura artistica occidentale. A palazzo Cardinal Cicada la mostra “Kensho – Paolo Dell’Elce” a cura di Mariano Cipollini. Attraverso una selezione di 45 stampe originali ai sali d’argento ricognizione dei momenti salienti del lavoro di Dell'Elce, fotografo, teorico e docente di linguaggi visivi. Lavoro iniziato con una reflex a metà anni Settanta.
Confronto tra realtà e memoria, percezione del tempo, peculiarità dello spazio, forma come presenza i temi che caratterizzano la sua ricerca. Come ogni anno Stills of Peace apre una finestra sulla cinematografia del Paese ospite, con la rassegna curata da Pino Bruni. I film di Cine Japan saranno proiettati alle 21 nel cortile di Palazzo Acquaviva (19 e 27 luglio; 3, 24, 31 agosto; 6 settembre; ingresso gratuito su prenotazione).
In scaletta lavori di registi affermatisi negli ultimi decenni, eredi della tradizione che ha dato alla settima arte i capolavori di Ozu, Mizoguchi, Kurosawa: L’estate di Kikujiro di Takeshi Kitano, Bullet Ballet di Shinya Tsukamoto, Departures di Yojiro Takita, Il crepuscolo del samurai di Yoji Yamada, Un affare di famiglia di Hirokazu Kore’eda, infine l'anime Si alza il vento di Hayao Miyazaki.
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