Sulla scena del Florian prime nazionali e talenti abruzzesi 

Presentata la prima parte della stagione dello spazio off  Riflettori su Quartett, Neve di carta, il monologo su Pazienza

PESCARA. Cosa bolle in pentola sulla scena della nuova drammaturgia in Italia e all’estero? Il Florian annusa, cerca, guarda, scopre, legge, produce. Quindi seleziona con intelligenza e con la curiosità insaziabile delle sue due anime fondatrici – Giulia Basel e Massimo Vellaccio – e porta nella sua Pescara, sul palco del piccolo e vitale spazio in via Valle Roveto, autentiche chicche, talenti al decollo e talenti già in volo da tempo.
Così ecco che la nuova stagione del Florian Metateatro - Centro di Produzione Teatrale è talmente affollata di titoli da dover essere divisa in due tranche: una prima “autunnale”, presentata ieri in sala giunta con l’assessore alla cultura Mariarita Paoni Saccone e composta da 12 spettacoli fino a tutto dicembre, e una seconda che prenderà vita nel 2020 e che sarà «una sorpresa», assicura Basel.
Si inizia venerdì, 11 ottobre alle 20.45 e replica il 12, con la prima nazionale dello spettacolo Quartett, tratto da Heiner Müller, tra i più importanti drammaturghi del teatro tedesco del XX secolo. Cristina Golotta e Roberto Negri, con la regia di Alessandro Marmorini portano in scena uno dei testi più celebri e controversi della produzione di Muller: la sfida di questo progetto è rendere l’azione drammatica e teatrale della struttura testuale «enigmatica e frammentaria», «nascosta e strisciante sotto fiumi di parole a coprire il vuoto e le brutteze e mostruosità «del nostro essere bestie». A fine spettacolo Antonio Del Giudice e Massimo Vellaccio dialogheranno sul testo con protagonisti e pubblico.
Si prosegue venerdì 18 ottobre con uno spettacolo fresco di debutto con successo di critica e pubblico all’Argot studio di Roma e che in Abruzzo ha trovato incubatore e linfa: Neve di carta, dal libro “Ammalò di testa. Storie dal manicomio di Teramo (1880-1931)” (Donzelli) di Anna Carla Valeriano, studiosa teramana, e trasposto per il teatro della giovane e talentuosa drammaturga Letizia Russo, che ha creato una struggente ballata in versi tra due contadini abruzzesi, Gemma e Bernardino. Un progetto di Elisa Di Eusanio, attrice anch’essa di Teramo e volto amato di tanti film e serie tv, che ne cura la regia assieme a Daniele Muratore ed è in scena con Andrea Lolli.
Sabato 26 alle 20.45 e il 27 ottobre alle 17.30 ecco un’altra scheggia luminosa partita dai cieli abruzzesi: Mi chiamo Andrea, faccio fumetti. Andrea Santonastaso, disegnatore di fumetti che passa al teatro nel ’93 e in questo spettacolo narra, attraverso le parole scritte da Christian Poli, l'arte del più grande disegnatore di fumetti che il nostro Paese abbia avuto, quell’Andrea Pazienza cresciuto nel Liceo Artistico di Pescara e che qui ha animato la vita artistica degli anni ’70: «È una biografia, ma non è una biografia. È un monologo disegnato. È un omaggio che non vuole omaggiare nessuno. È una dichiarazione di resa di fronte alle sentenze perentorie del destino»,si legge nelle note di regia di Nicola Bonazzi. Produzione Argine di Bologna.
Sabato 2 novembre alle ore 20.45 e domenica 3 alle 17.30 si alza il sipario su Paolo dei lupi. Per un pubblico di tutte le età, lo spettacolo nasce dalla storia dell’ indimenticato Paolo Barrasso, poeta e biologo abruzzese che si occupava della salvaguardia del Lupo Appenninico e che scomparve nel ’91 proprio in montagna. La narrazione di Francesca Camilla d’Amico, attrice pescarese che ha scelto di vivere anche lei tra le montagne di Caramanico, è uno sguardo sui miti legati alla figura del lupo, con le poesie di Paolo e la sua storia di amore e dedizione verso gli animali e la natura. Nel pomeriggio di domenica 10 novembre il musicista chietino Michele Di Toro al pianoforte presenterà live il suo disco in uscita Inside the heart. Il 15 novembre ore 20.45 torna a Pescara una regia di Fabrizio Arcuri con Un intervento, del pluripremiato drammaturgo inglese Mike Bartlett (classe 1980), per la prima volta in Italia e interpretato da Rita Maffei e Gabriele Benedetti. Il 20 e 21 dello stesso mese, in serale, arriva Ci vediamo all’alba di Kora Teatro, un testo di Zinnie Harris, dai temi universali: la paura, la desolazione e l’amore. Onesto e lirico, è una favola moderna ispirata alla leggenda di Orfeo ed Euridice. Con Francesca Ciocchetti e Sara Putignano, regia di Silvio Peroni. Si prosegue con la serata d del 29 con una nuova produzione del Florian Metateatro, in collaborazione con l’Off Off Theatre di Roma, Tangeri, spettacolo musicale, diretto e interpretato da Gianni De Feo che ci porterà nella Spagna degli anni ’40 con le vicende del cantante e ballerino spagnolo Miguel de Molina, figura poliedrica dalla vita burrascosa e segnata da incontri importanti, come quello con Federico Garcia Lorca. Il mese di dicembre inizierà (l’1 alle 17.30) all’insegna della danza, con Body things, coreografia di Macia Del Prete, produzione ArtGarage: una performance di 4 danzatori del Collettivo Trasversale per scoprire l’essenza del corpo inteso come casa dell’anima. Sabato 7 alle 20.45 vivremo la storia di Billie Holiday nello spettacolo prodotto dal Florian Metateatro con il Teatro Nazionale Croato di Spalato con Ksenija Prohaska, attrice, autrice e cantante croata, l’attore pescarese Daniele Ciglia e il pianista Fabio D’Onofrio. Continuando con la musica, il 15 alle ore 18.30 ci sarà il concerto di Marco Fumo: il pianista pescarese presentail nuovo disco Reflection, lavoro che indaga le affinità tra i generi musicali, dal barocco al coro brasiliano, dal neoclassicismo al tango, dall’impressionismo al jazz. Chiuderà questa prima parte della stagione teatrale il progetto speciale Scenasta, progetto sui Maestri dell’Avanguardia artistica nazionale di e con Carlo Quartucci, Carla Tatò, Pippo Di Marca.
©RIPRODUZIONE RISERVATA