Neve, già superati i dieci milioni di danni in Abruzzo

Allerta valanghe e ghiaccio, via libera ai Tir in tutte le strade
PESCARA. Visto dall'alto e inquadrato in una cartina-meteo, l'Abruzzo è stretto nella morsa di due masse scure che rappresentano il maltempo: una a Sud, le cui macchie sono più cupe e minacciose, e l'altra più a Nord, a partire dalle Marche, i cui toni grigi e neri si alternano con il bianco. Sull'Abruzzo c'è invece una "finestra" abbastanza chiara che lascia prevedere un'attenuazione delle nevicate e spinge i più ottimisti a dichiarare che il peggio è passato. Ma se dopo nove giorni l'Abruzzo può respirare - oggi riapre anche la Sevel (Fiat) in Val di Sangro - e a leccarsi le ferite dei danni, lo stato di allerta permane. Rimane in particolare in montagna dove è alto il pericolo valanghe, e resta nelle città, dove i disagi per il traffico e i pedoni sono ancora tanti a cominciare dalla neve e dai pezzi di ghiaccio che cadono dai tetti.
I DANNI. Dopo nove giorni è sempre più pesante anche il bilancio parziale dei danni. E' ormai chiaro che il milione di euro che aveva messo in campo la Protezione cvile regionale sia stato abbondantemente superato. La Provincia di Teramo ha ad esempio fatto sapere di aver già speso da sola la medesima cifra; la Provincia di Chieti prevede di arrivare a 1 milione 800mila euro per l'intera stagione. Davanti a queste cifre sembra scontato che i dieci milioni di euro di cui aveva sommariamente parlato il presidente della Regione Gianni Chiodi siano già stati superati. Chiodi aveva stimato questa somma mentre si apprestava, insieme agli altri governatori, ad incontrare il governo per chiedere il rimborso delle spese dell'emergenza. Tra l'altro in questo momento gli Enti locali si trovano nella difficile situazione di dover rispettare i margini di bilancio definiti dai patti di stabilità e allo stesso tempo di anticipare le spese, per poi "rendicontarle" e sperare di ottenere il ristoro. I tempi e le modalità di questa operazione saranno chiariti nel consiglio dei ministri di domani in cui il governo dovrà confermare l'impegno sul pagamento dei rimborsi e chiarire come avverranno. Da questa operazione restano comunque fuori i risarcimenti per i danni che ha subito l'intero settore produttivo (imprese, fabbriche).
PROTEZIONE CIVILE. In Abruzzo sono oltre 400 i volontari che la Protezione civile impiega nello sgombero della neve, nel trasporto dei generi di prima necessità, nella distribuzione di farmaci, nel trasporto di persone per emergenze mediche su richiesta di Asl e 118 e nell'assistenza alla popolazione.
Nella Provincia dell'Aquila sono stati distribuiti farmaci e acqua. Nel Teramano è stato inviato un mezzo, tipo Unimog 500, ed è in azione un mezzo dell'Esercito, tipo «bruco». La Protezione civile ha dato disponibilità per supporto logistico ai tecnici dell'ente acquedottistico per la verifica della distribuzione dell'acqua. E' stata inviata al Comune di Atri una squadra di volontariato munita di bobcat e mezzo con cassone ribaltabile. Nella provincia di Chieti sono stati distribuiti farmaci. Circa 20 volontari sono ad esclusiva disponibilità del Centro coordinamento soccorsi. Sono state distribuite ai Comuni 150 tonnellate di salgemma arrivate all'Interporto di Avezzano grazie ai mezzi dell'Esercito.
SOCCORSO ALPINO. Gli uomini del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico ha svolto interventi di approvvigionamento viveri a famiglie rimaste nelle proprie abitazioni isolate dalla neve.
L'elicottero del Corpo forestale dello Stato ha trasportato il foraggio agli animali bloccati dalla neve a 1.200 metri di quota in località Spiedino di monte Ocre (L'Aquila). In provincia di Chieti, un gruppo ha effettuato un sopralluogo con gli sci sulla strada che collega Monteferrante a Roio del Sangro ancora chiusa al traffico.
I VOLI. L'aeroporto è regolarmente aperto, i voli sono regolari sia in arrivo che in partenza grazie al supporto dei mezzi Anas che intervengono per liberare la pista dalla neve. Alcuni mezzi della Saga (la società di gestione) si sono invece fermati a causa di un guasto. È stato deviato a Pescara l'atterraggio di un volo Ryanair proveniente da Londra con destinazione Ancona.
BUS. Garantiti i collegamenti dall'Abruzzo per Roma, Napoli e per le Marche. Solo in provincia di Pescara si registra l'effettuazione dei servizi da Città Sant'Angelo verso Pescara, solo nella tratta Pescara-Villa Serena.
TRENI. È stato riattivato il servizio sulla linea Sulmona-Avezzano-Tivoli. Da oggi riprende il traffico ferroviario anche sulla della Teramo-Giulianova e sulla L'Aquila-Sulmona con orario ridotto. Rimangono invece chiuse la Avezzano-Roccasecca e il tratto L'Aquila-Antrodoco. I servizi sostitutivi programmati si effettuano in base alla percorribilità stradale.
STRADE E AUTOSTRADE. Tutte le strade e autostrade sono percorribili con pneumatici da neve e all'occorrenza, con l'uso di catene. Ieri l'Anas ha chiuso le seguenti tratte a causa delle difficili condizioni meteo: Statale Tiburtina, da Collarmele e Castel di Ieri, Stale 696 da Tornimparte a Crocetta di Campo Felice, Variante di Rocca Pia, Statale 80 del Gran Sasso D'Italia (dal km 2.9 al km 5.6). Chiusa anche la rampa per Mosciano.
TIR. In Abruzzo possono tornare a circolare liberamente i Tir. Dalle 22 di ieri è caduto infatto anche il divieto di circolazione dei mezzi pesanti (superiori a 7,5 tonnellate) nelle strade provinciali dell'Aquila e di A24 e A25.
L'ASSESSORE MORRA. A 48 ore dalla Grande Nevicata di venerdì, l'assessore ai Trasporti, Giandonato Morra, parla di «efficace metodo di coordinamento tra tutti i livelli istituzionali». «Si può comprendere le ragioni di chi sostiene che si può fare sempre meglio», afferma «ma senza tale coordinamento la situazione sarebbe stata ben peggiore». Il metodo dell'Unità di crisi e della redazione di un Piano operativo ha consentito, secondo l'assessore, di fronteggiare uniti l'emergenza. Morra invita a riflettere «senza preclusioni ideologiche o voglia di polemizzare per gusto» sul fatto che l'Abruzzo «non è rimasto isolato nel contesto italiano, avendo assicurato tutti i collegamenti con le regioni limitrofe e con la capitale, e anche nel contesto regionale, avendo salvaguardato, di raccordo con prefetture, Anas, polizia, Province e Strada dei parchi, le maggiori linee di collegamento». «A questo punto», conclude, «è legittimo chiedere a coloro che vogliono legittimamente rivolgere delle critiche di voler distinguere tra livelli di responsabilità».
I DANNI. Dopo nove giorni è sempre più pesante anche il bilancio parziale dei danni. E' ormai chiaro che il milione di euro che aveva messo in campo la Protezione cvile regionale sia stato abbondantemente superato. La Provincia di Teramo ha ad esempio fatto sapere di aver già speso da sola la medesima cifra; la Provincia di Chieti prevede di arrivare a 1 milione 800mila euro per l'intera stagione. Davanti a queste cifre sembra scontato che i dieci milioni di euro di cui aveva sommariamente parlato il presidente della Regione Gianni Chiodi siano già stati superati. Chiodi aveva stimato questa somma mentre si apprestava, insieme agli altri governatori, ad incontrare il governo per chiedere il rimborso delle spese dell'emergenza. Tra l'altro in questo momento gli Enti locali si trovano nella difficile situazione di dover rispettare i margini di bilancio definiti dai patti di stabilità e allo stesso tempo di anticipare le spese, per poi "rendicontarle" e sperare di ottenere il ristoro. I tempi e le modalità di questa operazione saranno chiariti nel consiglio dei ministri di domani in cui il governo dovrà confermare l'impegno sul pagamento dei rimborsi e chiarire come avverranno. Da questa operazione restano comunque fuori i risarcimenti per i danni che ha subito l'intero settore produttivo (imprese, fabbriche).
PROTEZIONE CIVILE. In Abruzzo sono oltre 400 i volontari che la Protezione civile impiega nello sgombero della neve, nel trasporto dei generi di prima necessità, nella distribuzione di farmaci, nel trasporto di persone per emergenze mediche su richiesta di Asl e 118 e nell'assistenza alla popolazione.
Nella Provincia dell'Aquila sono stati distribuiti farmaci e acqua. Nel Teramano è stato inviato un mezzo, tipo Unimog 500, ed è in azione un mezzo dell'Esercito, tipo «bruco». La Protezione civile ha dato disponibilità per supporto logistico ai tecnici dell'ente acquedottistico per la verifica della distribuzione dell'acqua. E' stata inviata al Comune di Atri una squadra di volontariato munita di bobcat e mezzo con cassone ribaltabile. Nella provincia di Chieti sono stati distribuiti farmaci. Circa 20 volontari sono ad esclusiva disponibilità del Centro coordinamento soccorsi. Sono state distribuite ai Comuni 150 tonnellate di salgemma arrivate all'Interporto di Avezzano grazie ai mezzi dell'Esercito.
SOCCORSO ALPINO. Gli uomini del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico ha svolto interventi di approvvigionamento viveri a famiglie rimaste nelle proprie abitazioni isolate dalla neve.
L'elicottero del Corpo forestale dello Stato ha trasportato il foraggio agli animali bloccati dalla neve a 1.200 metri di quota in località Spiedino di monte Ocre (L'Aquila). In provincia di Chieti, un gruppo ha effettuato un sopralluogo con gli sci sulla strada che collega Monteferrante a Roio del Sangro ancora chiusa al traffico.
I VOLI. L'aeroporto è regolarmente aperto, i voli sono regolari sia in arrivo che in partenza grazie al supporto dei mezzi Anas che intervengono per liberare la pista dalla neve. Alcuni mezzi della Saga (la società di gestione) si sono invece fermati a causa di un guasto. È stato deviato a Pescara l'atterraggio di un volo Ryanair proveniente da Londra con destinazione Ancona.
BUS. Garantiti i collegamenti dall'Abruzzo per Roma, Napoli e per le Marche. Solo in provincia di Pescara si registra l'effettuazione dei servizi da Città Sant'Angelo verso Pescara, solo nella tratta Pescara-Villa Serena.
TRENI. È stato riattivato il servizio sulla linea Sulmona-Avezzano-Tivoli. Da oggi riprende il traffico ferroviario anche sulla della Teramo-Giulianova e sulla L'Aquila-Sulmona con orario ridotto. Rimangono invece chiuse la Avezzano-Roccasecca e il tratto L'Aquila-Antrodoco. I servizi sostitutivi programmati si effettuano in base alla percorribilità stradale.
STRADE E AUTOSTRADE. Tutte le strade e autostrade sono percorribili con pneumatici da neve e all'occorrenza, con l'uso di catene. Ieri l'Anas ha chiuso le seguenti tratte a causa delle difficili condizioni meteo: Statale Tiburtina, da Collarmele e Castel di Ieri, Stale 696 da Tornimparte a Crocetta di Campo Felice, Variante di Rocca Pia, Statale 80 del Gran Sasso D'Italia (dal km 2.9 al km 5.6). Chiusa anche la rampa per Mosciano.
TIR. In Abruzzo possono tornare a circolare liberamente i Tir. Dalle 22 di ieri è caduto infatto anche il divieto di circolazione dei mezzi pesanti (superiori a 7,5 tonnellate) nelle strade provinciali dell'Aquila e di A24 e A25.
L'ASSESSORE MORRA. A 48 ore dalla Grande Nevicata di venerdì, l'assessore ai Trasporti, Giandonato Morra, parla di «efficace metodo di coordinamento tra tutti i livelli istituzionali». «Si può comprendere le ragioni di chi sostiene che si può fare sempre meglio», afferma «ma senza tale coordinamento la situazione sarebbe stata ben peggiore». Il metodo dell'Unità di crisi e della redazione di un Piano operativo ha consentito, secondo l'assessore, di fronteggiare uniti l'emergenza. Morra invita a riflettere «senza preclusioni ideologiche o voglia di polemizzare per gusto» sul fatto che l'Abruzzo «non è rimasto isolato nel contesto italiano, avendo assicurato tutti i collegamenti con le regioni limitrofe e con la capitale, e anche nel contesto regionale, avendo salvaguardato, di raccordo con prefetture, Anas, polizia, Province e Strada dei parchi, le maggiori linee di collegamento». «A questo punto», conclude, «è legittimo chiedere a coloro che vogliono legittimamente rivolgere delle critiche di voler distinguere tra livelli di responsabilità».
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