Chieti-Pescara insieme, bagarre in aula

20 Settembre 2011

Ritirato il regolamento sui rifiuti ma la lite si accende sull'unione delle due città

CHIETI. La delibera per il nuovo regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti urbani viene ritirata per la mancata trascrizione di due allegati nel fascicolo prodotto proprio quando maggioranza e opposizione stavano concordando un maxi emendamento. Approvato, invece, l'ordine del giorno sulla salvaguardia dell'identità teatina ma in aula scoppia la bagarre.

L'iniziativa del consigliere comunale Emiliano Vitale spacca il consiglio.

L'esponente del Pdl ha impegnato sindaco e giunta a tutelare in ogni modo l'identità dell'antica Teate in previsione di fusioni, per ora soltanto ipotizzate, con la vicina Pescara.

Nessun veto di semplice natura campanilistica, ha precisato Vitale, ma una presa di posizione politica di sostanza finalizzata a tutelare una città che sta perdendo, da anni, importanza decisionale e prerogative sul territorio della vasta area urbana compresa tra i Comuni di Chieti e Pescara.

«Città vicine», spiega Vitale, «che possono e devono collaborare nel rispetto, però, delle proprie inclinazioni e della propria storia senza imposizioni di sorta o espropriazioni. Le associazioni continuano a parlare di area metropolitana senza interpellare il nostro Comune».

Ad avvalorare le tesi di Vitale ci ha pensato il consigliere del gruppo misto Marco Di Paolo che ha chiesto la parola in aula indossando una maglia, sbiadita dal tempo nei colori ma non nel significato, degli "Amiterno's Brothers," vecchio gruppo ultrà del Chieti calcio fondato a fine anni'80.

«Prima di parlare di qualsiasi tipo di fusione di servizi tra due città limitrofe», afferma, «bisogna necessariamente rinsaldare l'identità teatina specie allo scalo dove ci sono molti influssi di Comuni vicini che guardano con sempre maggiore ammirazione a Pescara ignorando Chieti. Ben vengano le sinergie a patto che si ami e si rispetti la propria città». Giù l'applauso di qualche spettatore presente con l'Udc che fa notare al consigliere Di Paolo di non essere in uno stadio di calcio. Poi la votazione con l'ordine del giorno di Vitale che passa con 14 voti favorevoli della maggioranza con l'aiuto dei due consiglieri dell'Idv e 13 contrari.

Al "no" deciso dell'opposizione, con le sole eccezioni del capogruppo del Pd Alessio Di Iorio e del consigliere Marzoli che non hanno votato, si sono accodati l'Udc, il Fli e un consigliere di Giustizia sociale.

Bisognerà aspettare ancora, di contro, per il nuovo regolamento comunale sui rifiuti fermo al 1993.

La mancata trascrizione di alcuni allegati fa slittare la discussione in aula.

«Ma», assicura Alessandro Bevilacqua, assessore ai rifiuti, «riporteremo il regolamento in commissione e stileremo una nuova delibera già emendata». Tra le novità del nuovo regolamento spiccano le multe comminate a coloro che trasgrediranno le modalità di smaltimento dei rifiuti porta a porta e la possibilità di usufruire di servizi "a chiamata" rivolti, in particolare, agli anziani.

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