Cozzolino dall’Ucraina: torno a fine anno

Il titolare della New Trade: non lascio la Val Sinello, ma spero in un incontro con la Regione
GISSI. I fratelli Cozzolino, titolari della New Trade , l'azienda che ha rilevato parte della Golden Lady di Gissi, torneranno in Italia il 31 dicembre prossimo.
«Subito dopo Capodanno spero di poter incontrare i rappresentanti della Regione e i sindacati per definire una volta per tutte il percorso da seguire per operare al meglio». Dall'Ucraina, Paese in cui i Cozzolino hanno un'altra azienda, Nicola Cozzolino rassicura i suoi dipendenti e i sindacati.
«I lavoratori stiano tranquilli. Non ho nessuna intenzione di chiudere la fabbrica della Val Sinello. Il lavoro non manca è necessario solo superare l'intoppo della fidejussione», afferma l'industriale.
La Regione ha concesso alla New Trade altri 45 giorni a partire dal 27 dicembre per presentare una nuova richiesta fidejussoria.
«Per essere accolta deve rispettare i criteri ed i parametri previsti dall'Unione Europea.Non è la Regione a stabilirlo e la regola vale per tutte le imprese che aprono attività nel Vastese. La polizza fidejussoria deve essere conforme all'articolo 107 del testo unico bancario e creditizio che permette di accedere ai finanziamenti», ricorda Nicola Argirò presidente della commissione Industria della Regione. Pare che sia stato dato già mandato ad una società di assicurarne la stipula.
L'auspicio dei sindacati è che si riesca a trovare prima possibile un punto di accordo. «I lavoratori non sono stati messi in mobilità. L'azienda ha sospeso l'attività il 18 dicembre. I 32 dipendenti non stanno certo passando un bel momento. Non sanno quando potranno tornare a lavorare», ricorda Giuseppe Rucci, segretario provinciale della Cgil. Anche il Pd e Camillo D'Amico in particolare chiedono che ognuno si adoperi per quanto di sua competenza per arrivare finalmente al capolinea di una vicenda che tiene decine di famiglie in apprensione.
«La Regione dica chiaramente come deve essere questa fidejussione. La burocrazia ha già fatto troppi danni», dice il capogruppo del Pd in Consiglio provinciale.
«Sarebbe opportuno convocare un tavolo subito dopo Capodanno», è la richiesta del centrosinistra.(p.c.)
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