Prestano soldi a un operaio e si fanno dare l'auto, arrestati per usura ed estorsione

18 Ottobre 2011

PESCARA. Usura ed estorsione in concorso sono le accuse con cui i carabinieri della compagnia di Atessa hanno arrestato Nicola D'Alba, 26 anni di Atessa, e Vincenzo Bevilacqua, 34 anni di San Vito Chietino. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal gip Massino Canosa su richiesta del pm Rosaria Vecchi. Gli arrestati, ai quali le accuse sono state contestate con l'aggravante di avere agito in danno di chi si trova in stato di bisogno, sono accusati di avere prestato a un operaio e a un imprenditore, nei mesi di maggio e di settembre, la somma di duemila euro richiedendo interessi semestrali di oltre 60%, e facendosi consegnare a garanzia degli assegni bancari. Per quanto riguarda gli episodi di estorsione, secondo quanto emerso dalle indagini i due hanno minacciato le vittime che non erano sempre in grado di restituire puntualmente i soldi versati; in un'occasione Bevilacqua si è fatto consegnare a forza dall'operaio la sua auto una Fiat Bravo che poi ha intestato ai suoi familiari. I carabinieri hanno inoltre sequestrato diversi documenti bancari per ricostruire l'indagine e verificare anche se ci sono altre persone usurate dai due arrestati. "L'indagine", ha detto il capitano Vincenzo Orlando, "è andata a buon fine grazie alla collaborazione delle vittime che si sono fidate delle forze dell'ordine. E' importante che i cittadini collaborino quando rimangono vittime di questi reati".

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