L’AQUILA. Il Dipartimento MeSVA dell’Università degli Studi dell’Aquila ha rappresentato con successo l’Ateneo al congresso mondiale di Ortodonzia, svoltosi a Rio de Janeiro dal 22 al 25 ottobre scorsi. L’evento, che ha riunito oltre 7.000 partecipanti tra ortodontisti, ricercatori ed esperti da tutti i continenti, ha costituito un’importante occasione di confronto scientifico sui più recenti sviluppi della disciplina, con particolare attenzione all’utilizzo di tecnologie di ultima generazione e alle innovazioni nei trattamenti ortopedico-chirurgici delle sindromi facciali complesse. Il gruppo di ricerca coordinato dalla professoressa Annalisa Monaco, docente di Ortodonzia presso il Dipartimento MeSVA, ha avuto un ruolo di rilievo nel programma scientifico del congresso.

La professoressa Ortu, giovane ricercatrice del team aquilano, ha infatti presieduto la sessione conclusiva dei lavori, introducendo relatori di spicco come il professor Lorenzo Franchi dell’Università di Firenze, presidente eletto della Sido, e la professoressa Flavia Artese, organizzatrice dell’evento. Il congresso si è concluso con un importante riconoscimento per l’Italia: l’elezione della professoressa Letizia Perillo alla guida della World Federation of Orthodontics. Con entusiasmo e orgoglio, la nuova presidente ha invitato tutti i partecipanti al prossimo congresso internazionale, in programma nel 2030 a Milano, che sarà organizzato in collaborazione con la professoressa Ambra Michelotti.

Il contributo del gruppo aquilano è stato ulteriormente valorizzato dalla presentazione di tre ricerche ortodontiche originali, sviluppate con la collaborazione di dottorandi e studenti, che hanno riscosso ampio interesse tra la comunità scientifica internazionale. “La partecipazione al congresso mondiale di Ortodonzia rappresenta un importante riconoscimento per la qualità e la continuità della ricerca condotta dal nostro Ateneo – ha dichiarato la professoressa Annalisa Monaco – e testimonia il ruolo di primo piano che l’Università dell’Aquila occupa nel panorama accademico e scientifico internazionale nel campo dell’ortodonzia”.

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