Roccaraso 2012, Tomba infiamma la cerimonia d'apertura

Mondiali di sci juniores, l'ex campione: "Su queste piste le mie prime vittorie"
ROCCARASO. Gli sbandieratori di Popoli, le majorettes, 100 bambini delle scuole elementari e medie, delle scuole di pattinaggio e dello Sci club di Roccaraso e gli alpini di Pietransieri e dell'Aquila. E poi Nicole Tuzi, la giovane cantante di Sulmona, che ha scaldato il freddo del palaghiaccio con una grande esibizione in ricordo di Withney Houston. E lui, Alberto Tomba, la vera star della giornata inaugurale dei Campionati del mondi juniores di sci alpino a Roccaraso. È stato comunque l'Abruzzo protagonista della cerimonia di apertura, che si è svolta nella cornice dl Palaghiaccio Bolino. Una festa in piena regola.
IL CORTEO Partito da piazza Leone, il corteo, composto dagli sbandieratori del Gruppo Storico Città di Popoli, dagli alpini, dalle majorettes e dalla fanfara dei Civici pompieri di Napoli, ha visto sfilare, lungo via Roma, via della Stazione e via dello Sport, i bambini delle scuole elementari e medie e dello sci club di Roccaraso, con in mano il cartello della nazione e la relativa bandiera: sono rimaste in 46, dopo il ritiro dello Zimbabwe e del Kosovo.
ALZABANDIERA Emozionante il momento dell'alzabandiera italiano, eseguito da due alpini del Nono Reggimento Alpini L'Aquila, accompagnato dall'inno suonato dalla Fanfara. All'arrivo al Palaghiaccio, il clou, con l'ospite più atteso, Alberto Tomba, che a Roccaraso, nel 1994, vinse i Campionati italiani assoluti.
TOMBA «Cosa penso di Roccaraso?», ha detto Tomba, «in una parola: mitica». Ed è stato un boato di applausi. «Me la porto nel cuore. I campi di gara sono perfetti, con dislivelli giusti. Qui», ha proseguito il campione, «sono pronti per ospitare al più presto una tappa della Coppa del mondo senior. Sono molto legato a questo territorio e, in generale, posso dire che il Centro-Sud merita molto di più di alcune località del Nord. Il mio pensiero va ai ragazzi che, da domani (oggi, ndc), scenderanno in pista. Loro sono il futuro».
I RICORDI Il pensiero di Tomba è andato poi alla sua folgorante carriera: «Ho partecipato anch'io ai Mondiali juniores. Era il 1984 e sono arrivato quarto in slalom speciale. Pensavo fosse un brutto risultato, oggi, invece, posso dire che è stato l'inizio della mia escalation. Ho vissuto 12 anni di vittorie in tutto il mondo, con un numero, l'11, che mi ha sempre portato fortuna. Del resto, sommando le due cifre, uno più uno, fa due, ovvero le medaglie d'oro che ho vinto alle Olimpiadi. Ma adesso, ripensandoci, vi dico che ritengo di essermi accorto tardi di avere smesso l'attività agonistica troppo presto».
TAGLIO DEL NASTRO A dare il via simbolico alla manifestazione, il presidente del consiglio regionale, Nazario Pagano, insieme al presidente del Comitato organizzatore, Alessandro Amicone, e ai sindaci di Roccaraso, Rivisondoli e di tutti i paesi dell'Alto Sangro.
«Sono convinto che l'Abruzzo abbia tutte le potenzialità per ospitare nel futuro una prova di Coppa del mondo senior», ha detto Pagano, facendo eco a Tomba, «il bacino sciistico Aremogna-Pizzalto rappresenta una perla in una regione come l'Abruzzo, che da sempre dimostra una grande vocazione per gli sport invernali e ha strutture e organizzazione di primo livello».
DEDICA ALL'AQUILA «Dedichiamo questi Mondiali alle 309 vittime del terremoto dell'Aquila», ha detto il presidente del Comitato organizzatore, Amicone, «una ferita, ancora non rimarginata, che ha sconvolto il nostro territorio. La speranza, anzi, la certezza, è che quest'evento possa contribuire a farci rialzare la testa». Il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, ha idealmente abbracciato le diverse delegazioni che si contenderanno le 33 medaglie in palio. «Dò il benvenuto a tutte le delegazioni, ringrazio la Fis per avere scelto la nostra località e la Regione Abruzzo e il governo per averci supportato con adeguati finanziamenti. Quelli che stiamo per vivere saranno giorni importanti per la nostra cittadina e per l'Abruzzo, certi che la vetrina internazionale offerta garantirà alle nostre montagne il giusto risalto».
Poi tutti al buffet, tipicamente abruzzese, con porchetta e arrosticini.
IL CORTEO Partito da piazza Leone, il corteo, composto dagli sbandieratori del Gruppo Storico Città di Popoli, dagli alpini, dalle majorettes e dalla fanfara dei Civici pompieri di Napoli, ha visto sfilare, lungo via Roma, via della Stazione e via dello Sport, i bambini delle scuole elementari e medie e dello sci club di Roccaraso, con in mano il cartello della nazione e la relativa bandiera: sono rimaste in 46, dopo il ritiro dello Zimbabwe e del Kosovo.
ALZABANDIERA Emozionante il momento dell'alzabandiera italiano, eseguito da due alpini del Nono Reggimento Alpini L'Aquila, accompagnato dall'inno suonato dalla Fanfara. All'arrivo al Palaghiaccio, il clou, con l'ospite più atteso, Alberto Tomba, che a Roccaraso, nel 1994, vinse i Campionati italiani assoluti.
TOMBA «Cosa penso di Roccaraso?», ha detto Tomba, «in una parola: mitica». Ed è stato un boato di applausi. «Me la porto nel cuore. I campi di gara sono perfetti, con dislivelli giusti. Qui», ha proseguito il campione, «sono pronti per ospitare al più presto una tappa della Coppa del mondo senior. Sono molto legato a questo territorio e, in generale, posso dire che il Centro-Sud merita molto di più di alcune località del Nord. Il mio pensiero va ai ragazzi che, da domani (oggi, ndc), scenderanno in pista. Loro sono il futuro».
I RICORDI Il pensiero di Tomba è andato poi alla sua folgorante carriera: «Ho partecipato anch'io ai Mondiali juniores. Era il 1984 e sono arrivato quarto in slalom speciale. Pensavo fosse un brutto risultato, oggi, invece, posso dire che è stato l'inizio della mia escalation. Ho vissuto 12 anni di vittorie in tutto il mondo, con un numero, l'11, che mi ha sempre portato fortuna. Del resto, sommando le due cifre, uno più uno, fa due, ovvero le medaglie d'oro che ho vinto alle Olimpiadi. Ma adesso, ripensandoci, vi dico che ritengo di essermi accorto tardi di avere smesso l'attività agonistica troppo presto».
TAGLIO DEL NASTRO A dare il via simbolico alla manifestazione, il presidente del consiglio regionale, Nazario Pagano, insieme al presidente del Comitato organizzatore, Alessandro Amicone, e ai sindaci di Roccaraso, Rivisondoli e di tutti i paesi dell'Alto Sangro.
«Sono convinto che l'Abruzzo abbia tutte le potenzialità per ospitare nel futuro una prova di Coppa del mondo senior», ha detto Pagano, facendo eco a Tomba, «il bacino sciistico Aremogna-Pizzalto rappresenta una perla in una regione come l'Abruzzo, che da sempre dimostra una grande vocazione per gli sport invernali e ha strutture e organizzazione di primo livello».
DEDICA ALL'AQUILA «Dedichiamo questi Mondiali alle 309 vittime del terremoto dell'Aquila», ha detto il presidente del Comitato organizzatore, Amicone, «una ferita, ancora non rimarginata, che ha sconvolto il nostro territorio. La speranza, anzi, la certezza, è che quest'evento possa contribuire a farci rialzare la testa». Il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, ha idealmente abbracciato le diverse delegazioni che si contenderanno le 33 medaglie in palio. «Dò il benvenuto a tutte le delegazioni, ringrazio la Fis per avere scelto la nostra località e la Regione Abruzzo e il governo per averci supportato con adeguati finanziamenti. Quelli che stiamo per vivere saranno giorni importanti per la nostra cittadina e per l'Abruzzo, certi che la vetrina internazionale offerta garantirà alle nostre montagne il giusto risalto».
Poi tutti al buffet, tipicamente abruzzese, con porchetta e arrosticini.
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