«Sindaci, uniamoci contro i tagli»

Scuola di Polizia penitenziaria a rischio, appello di Ranalli
SULMONA. La scuola di polizia penitenziaria di Fonte d'Amore, il polo catastale, gli uffici di Equitalia, il punto nascita e ancora le sedi di polizia ferroviaria e polizia stradale.
L'elenco dei tagli a strutture e servizi in città e sul territorio è lungo e così il sindaco Peppino Ranalli ha chiamato a raccolta i primi cittadini delle località peligne per fare fronte comune contro gli smantellamenti.
«Sulla situazione del Centro Abruzzo c’è un’attenzione particolare da parte del governo regionale», afferma il sindaco Ranalli, «ma è necessario che tutti gli amministratori locali e i politici facciano fronte comune per sollecitare Regione e governo a non trascurare quest’area. Servono, però, progetti condivisi di rilancio e di promozione del territorio, in quanto i Comuni devono diventare protagonisti del rilancio».
Una posizione in linea con quanto suggerito dal presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio all'assemblea dei Comuni delle tre Valli, il progetto che mira a unire, in intenti e iniziative, Valle Peligna, Valle del Sagittario e Valle Subequana.
Intanto, per scongiurare i primi tagli, tra cui il ridimensionamento della scuola di Polizia penitenziaria, il primo cittadino ha sollecitato D'Alfonso a interessare il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Il ministero, nell'ambito di un piano di riorganizzazione della formazione, sta valutando l'ipotesi di chiudere alcuni dei 9 centri di formazione, presenti in Italia, tra cui quello di Sulmona, dedicato alla Polizia penitenziaria.
I sindacati hanno già incontrato il primo cittadino e, se non ci saranno inversioni di rotta, si annunciano proteste.
Chiara Buccini
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