Tasse senza sconti, assemblea in piazza. Cialente minaccia le dimissioni

1 Giugno 2010

Preoccupazione per la decisione del governo di concedere il rinvio del pagamento delle tasse solo agli autonomi che fatturano sotto 200mila euro. Oltre 200 in piazza, Cialente: "Pronto a dimettermi"

L'AQUILA. Oltre 200 cittadini si sono incontrati ieri pomeriggio in piazza per un'assemblea aperta sul problema delle tasse. Preoccupazione da parte di tutti di fronte a quello che dovrebbe essere il testo definitivo contenuto nell'articolo 39 della manovra correttiva. In sostanza, fatta eccezione per i soli imprenditori e lavoratori autonomi con un volume d'affari non superiore ai 200mila euro, dal 1º luglio dovranno tornare a pagare le tasse. Dalla stessa data tutti i contribuenti, compresi i lavoratori autonomi che benificeranno di un nuovo periodo di sospensione fino al 15 dicembre, dovranno iniziare a restituire la quota del 2009 dei tributi non versati e quella dei primi sei mesi di quest'anno. Il 2009 è stato rateizzato in 60 mensilità, non ci sono invece indicazioni sul 2010 che, salvo modifiche, dovrà essere restituito entro l'anno. Intanto, il vicecommissario per la ricostruzione, Massimo Cialente, si è detto pronto a rassegnare le dimissioni di fronte a «una situazione che sarà insostenibile». Il commissario Gianni Chiodi ha incontrato oggi a Roma presso Palazzo Chigi esponenti tecnici della Presidenza del Consiglio dei ministri, della Protezione Civile e del ministero dell'Economia, per discutere sulla vicenda della proroga delle tasse. Ha ribadito che la proroga della sospensione dei versamenti fiscali così come configurata non è sufficiente a sostenere le prospettive di rapida ripresa dell'economia aquilana. Chiodi ha riferito di essere stato informato dal senatore Piccone che nei prossimi giorni riunirà i parlamentari abruzzesi per concordare insieme le azioni da intraprendere nel corso dell'iter parlamentare.