Fallito assalto a un portavalori: sventata rapina da un milione e mezzo di euro. Caccia ai banditi fuggiti sull'A14

La polizia, intervenuta grazie alla segnalazione di un automobilista, sventa la rapina. Autostrada chiusa in direzione nord per quasi quattro ore. Una delle guardie giurate in ospedale per il fumo sprigionato da un fumogeno usato nell'assalto
PESCARA. Il piano era studiato nei minimi particolari ma una chiamata al 113 da parte di un'automobilista ha fatto saltare la rapina. Assalto a un furgone portavalori, questa mattina (martedì 26 aprile), sulla autostrada A14, in direzione nord, tra Francavilla e Chieti all'altezza di San Giovanni Teatino. Il mezzo è stato fermato dai malviventi, che hanno esploso diversi colpi di arma da fuoco e, sembra, lanciato un ordigno, ma il colpo è fallito per l'arrivo della polizia allertata da un cittadino. Non ci sono state vittime ne feriti ma una guardia giurata è in ospedale per il fumo sprigionato da un fumogeno usato nell'assalto
In base a una prima ricostruzione dei fatti 4 uomini incappucciati, che viaggiavano a bordo di una Giulietta e di un furgone rubati, hanno bloccato intorno alle 6.30 la corsa del mezzo dell'istituto di vigilanza Aquila che era partito da Ortona ed era diretto a L'Aquila. Il veicolo ha tagliato la strada del furgone gettando a terra dei chiodi. Subito dopo i quattro malviventi hanno lanciato un fumogeno o forse un ordigno, finito sotto il furgone. Quindi hanno fatto scendere le due guardie giurate costringendole a stare a terra, le hanno disarmate e poi hanno cercato di entrare nel mezzo tagliando la carrozzeria.
Per bloccare il traffico sull'autostrada hanno costretto un mezzo articolato in transito a mettersi di traverso sulla corsia. Nel corso dell'assalto hanno esploso dei colpi da fuoco sicuramente con delle pistole ma anche con dei fucili che potrebbero essere dei Kalashnikov. Un foro è stato trovato sul blindato e altri due bossoli sono stati individuati a terra.
Un automobilista in transito sull'autostrada ha lanciato l'allarme al 113 e la polizia autostradale ha subito raggiunto il punto dove era in corso l'assalto. I malviventi sono stati quindi costretti a fuggire. Lo hanno fatto con il furgone su cui probabilmente avrebbero dovuto caricare il bottino. Intercettati da una pattuglia, hanno abbandonato il mezzo pochi chilometri dopo, dandogli fuoco, e sono spariti a piedi in campagna. Sul posto dell'assalto è invece rimasta la Giulietta abbandonata dalla banda che aveva la targa contraffatta. Sotto shock i due occupanti del furgone. La fallita rapina ha creato pesanti conseguenze per chi viaggia. Dopo il colpo il tratto di autostrada è stato prima chiuso poi riaperto su una sola corsia per quasi 4 ore. Sul posto la polizia stradale di Chieti, la polizia autostradale, la squadra mobile di Chieti e la scientifica.
Aggiornamento ore 20. C'era un milione e mezzo di euro all'interno del portavalori assaltato stamani, sull'autostrada A14, tra i caselli di Pescara Sud e Pescara Ovest, da un gruppo di malviventi che poi, grazie all'arrivo della Polizia, ha desistito, dandosi alla fuga. In azione, poco prima delle 7, almeno quattro persone - secondo le testimonianze sarebbero italiani con accento pugliese - tutte armate e incappucciate. I rapinatori, a bordo di un furgone e di un'auto, hanno bloccato il portavalori, dell'istituto di vigilanza Aquila di Ortona (Chieti), dopo aver minacciato con le armi il conducente di un mezzo pesante in transito, costretto a mettere il veicolo di traverso. I quattro, dopo aver sottratto le armi ai vigilanti, li hanno tenuti in ostaggio e hanno tagliato il tetto del furgone blindato per accedere al vano di trasporto del denaro. In quegli istanti è arrivata una pattuglia della Polizia Stradale di Vasto Sud e i malviventi sono stati costretti a desistere e a darsi alla fuga, non prima di avere sparato alcuni colpi. Mentre l'auto era fuori uso a causa delle bande chiodate da loro stessi posizionate, i rapinatori si sono allontanati a bordo del furgone, risultato rubato a Roma pochi giorni fa. Il gruppo criminale è stato poi intercettato da una pattuglia della Polizia Stradale di Pescara Nord. Dopo un breve inseguimento, i quattro si sono fermati lungo l'autostrada, hanno di nuovo sparato e hanno lanciato un ordigno incendiario contro il furgone, per poi fuggire a piedi nelle campagne circostanti. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. In stato di choc i due operatori dell'istituto di vigilanza, uno dei quali è stato accompagnato all'ospedale di Ortona. Proseguono le indagini e le ricerche da parte della Polstrada e delle altre forze dell' ordine, andate avanti per tutto il giorno anche con l'utilizzo di mezzi aerei.

