Invia al socio sms erotici: denunciato

Molestie per un debito non saldato: 150 messaggi in un mese
PESCARA. «Siamo appena stati insieme, è stato bellissimo», c'era scritto sul messaggio. Lui prima ha pensato a uno scambio di persona. Quando gli sms erotici sono diventati centinaia, però, ha iniziato a preoccuparsi. Mai avrebbe potuto pensare che a mandarli era il suo socio.
A scoprire che invece era proprio così sono stati gli agenti della polizia postale di Pescara diretti da Pasquale Sorgonà.
La storia inizia l'estate scorsa, quando al telefono di un artigiano quarantenne pescarese iniziano ad arrivare sms erotici da una donna che non si firma e scrive da un numero non rintracciabile.
All'inizio l'uomo pensa a uno scambio di persona, ma quando i messaggi cominciano a diventare tanti e ad essere sempre più espliciti si preoccupa. Anche perché questa storia a sua moglie non piace proprio per niente.
L'uomo va a denunciare la cosa alla polizia postale. Nel frattempo, gli sms erotici diventano sempre più frequenti: in un mese al telefono della vittima ne arrivano 150.
Finché gli uomini della Polpost non scoprono l'inverosimile. A mandare quei messaggi non è un'amante né un'ammiratrice segreta. A dire il vero, non è neanche una donna. Il mittente degli sms è il socio della vittima.
L'artigiano, che ha 43 anni, secondo la polizia postale avrebbe mandato i messaggi via internet tramite uno di quei siti attraverso i quali si possono mandare gli sms anonimi.
Quando gli agenti l'hanno convocato nei loro uffici, l'uomo ha ammesso tutto. E ha spiegato che il bombardamento di messaggi era iniziato perché il suo socio gli doveva dei soldi, qualche migliaio di euro. Nel frattempo però, ha chiarito l'uomo, il socio quei soldi glieli aveva ridati e i due erano anche tornati in buoni rapporti. Addirittura, avevano ricominciato a frequentarsi anche fuori dal lavoro.
Come abbia preso la cosa il socio vittima delle molestie, non si sa. Né è dato sapere se dopo la scoperta i due siano ancora amici o lavorino ancora fianco a fianco. Quel che è certo, invece, è che l'autore degli sms erotici è stato denunciato dagli agenti della polizia postale per il reato di molestie telefoniche.
A scoprire che invece era proprio così sono stati gli agenti della polizia postale di Pescara diretti da Pasquale Sorgonà.
La storia inizia l'estate scorsa, quando al telefono di un artigiano quarantenne pescarese iniziano ad arrivare sms erotici da una donna che non si firma e scrive da un numero non rintracciabile.
All'inizio l'uomo pensa a uno scambio di persona, ma quando i messaggi cominciano a diventare tanti e ad essere sempre più espliciti si preoccupa. Anche perché questa storia a sua moglie non piace proprio per niente.
L'uomo va a denunciare la cosa alla polizia postale. Nel frattempo, gli sms erotici diventano sempre più frequenti: in un mese al telefono della vittima ne arrivano 150.
Finché gli uomini della Polpost non scoprono l'inverosimile. A mandare quei messaggi non è un'amante né un'ammiratrice segreta. A dire il vero, non è neanche una donna. Il mittente degli sms è il socio della vittima.
L'artigiano, che ha 43 anni, secondo la polizia postale avrebbe mandato i messaggi via internet tramite uno di quei siti attraverso i quali si possono mandare gli sms anonimi.
Quando gli agenti l'hanno convocato nei loro uffici, l'uomo ha ammesso tutto. E ha spiegato che il bombardamento di messaggi era iniziato perché il suo socio gli doveva dei soldi, qualche migliaio di euro. Nel frattempo però, ha chiarito l'uomo, il socio quei soldi glieli aveva ridati e i due erano anche tornati in buoni rapporti. Addirittura, avevano ricominciato a frequentarsi anche fuori dal lavoro.
Come abbia preso la cosa il socio vittima delle molestie, non si sa. Né è dato sapere se dopo la scoperta i due siano ancora amici o lavorino ancora fianco a fianco. Quel che è certo, invece, è che l'autore degli sms erotici è stato denunciato dagli agenti della polizia postale per il reato di molestie telefoniche.
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