Nuova viabilità, no dei commercianti

8 Settembre 2011

Gli esercenti protestano: con meno auto incassi a picco, riaprite la strada

PESCARA. Sono pronti a manifestare i commercianti di via Regina Margherita, da due giorni sottoposta ad un nuovo regime di viabilità che la spezza in due. Immettendosi da via De Amicis si può svoltare a destra e procedere verso sud, o girare a sinistra verso nord. Un nuovo senso unico che sta riducendo il flusso di traffico ma sta facendo aumentare il malumore degli esercenti.

«Organizzeremo manifestazioni in Comune e raccolte di firme: la strada deve essere immediatamente riaperta», afferma Andrea Di Sario, titolare di una tabaccheria, «non hanno mantenuto le promesse fatte a noi commercianti in campagna elettorale. Ci avevano detto che avrebbero riaperto le strade chiuse dalla precedente amministrazione con l'istituzione del traffico limitato e che avrebbero riqualificato l'area commerciale. E invece il centro è più morto di prima. Questo cambiamento non ha senso e non lo vogliamo».

Scuote la testa anche Natascia della paninoteca "Al panino": «Va male, non si vede più gente. Qui di solito gli automobilisti si fermano al volo, comprano e vanno via. Se dirottano i veicoli altrove noi che facciamo?».

Ma i cambiamenti dei sensi di marcia riguardano anche altre vie del centro. Si percorrono al contrario sia via Parini che via Galilei. Dalla prima ora si accede da via Nicola Fabrizi (monti-mare), mentre la seconda è percorribile dal lungomare in direzione monti. Qui i problemi riguardano soprattutto il passaggio dell'autobus. Da ieri infatti, la linea di trasporto pubblico numero 15 ha cambiato definitivamente percorso, lasciando via Regina Margherita e trasferendosi sulla riviera nord, con direzione di marcia nord-sud, per poi svoltare proprio in via Galilei. «È una cosa complicata, la strada è troopo stretta e il pullman non riesce a passare», spiega Marco, titolare del negozio di design Modus, «la fermata è provvisoria ma non credo sarà possibile metterci qualcosa di definitivo perché il marciapiedi, strettissimo, è lo stesso da quando ero bambino. Basta un'auto in sosta e il bus non passa più. Non possono far passare mezzi così grandi in una via così piccola, non riescono nemmeno a girare».

Se su via Galilei hanno dei dubbi sul passaggio dei bus, nell'ampia via Regina Margherita sono pronti a tutto pur di riavere il passaggio dei mezzi pubblici. «Non si può pensare di ridurre il traffico e di puntare all'idea di un'isola pedonale togliendo gli autobus, è assurdo», continua Di Sario, «così facendo tradiscono le aspettative di noi commercianti. E intanto dal primo giorno ho già avuto un crollo degli incassi».

C'è anche chi è pronto ad affrontare le prime difficoltà con un certo ottimismo. «È ancora presto per dare giudizi», afferma Fabrizio del ristorante Duilio. E ancora, «adesso è un casino ma è inutile accanirsi», dice Giuseppe Prencipe di Caffè Venezia, «i clienti si lamentano sia della mancanza di parcheggi che della difficoltà a raggiungerci, però è ancora tutto da vedere».
E c'è chi, come Franca del negozio "Clessidra" su via Parini, dove è stato invertito il senso di marcia, chiosa: «Qui la viabilità è cambiata altre volte, ma la crisi è rimasta. Però potrebbero almeno pulirla questa strada».

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