Pescara 2012, aumentano le spese

Il Comune continua a pagare per il titolo di Città dello sport: ora, spuntano altri 30 mila euro per un incarico esterno affidato su proposta del sindaco. L'Idv attacca
PESCARA. Feste, cene, viaggi, consulenze. Sembrano non finire più le spese sostenute da Comune, Camera di commercio, Provincia e Coni per il titolo di Città europea dello sport 2012, assegnato l'anno scorso a Pescara. Ora è spuntato anche un contratto d'oro di collaborazione a progetto che non rientrebbe negli 85mila euro già versati. Altri 25mila sono stati richiesti nei giorni scorsi dalla giunta comunale. Si tratta di un incarico affidato l'anno scorso dal Comune a Barbara Briolini, già responsabile per gli accrediti ai Giochi del Mediterraneo del 2009, per sbrigare alcune incombenze necessarie per ottenere l'ambito riconoscimento. Se ne è parlato qualche giorno fa in commissione Vigilanza. Salta agli occhi la cifra pagata per questo co.co.pro. L'ente ha versato alla Briolini 30.000 euro lordi per soli cinque mesi di lavoro, da agosto a dicembre 2010. In pratica, 6.000 euro lordi al mese, circa 4.500 netti. Più o meno lo stipendio che percepisce il sindaco Luigi Albore Mascia.
Ma è stato proprio il primo cittadino a volerla con sé, in qualità di presidente del comitato di Pescara città europea dello sport. In un verbale dell'agosto 2010 si legge: «Il presidente (cioè Mascia, ndr) fa presente la complessità del percorso istituzionale-organizzativo, contemplato nel protocollo Aces. Rilevato come il medesimo sia articolato in una plurima e sfaccettata serie di passaggi, che prevedono specifiche attività, eventi e gestioni organizzative e che oggettivamente richiedono una risorsa lavorativa dedicata in modo assorbente all'impostazione e controllo della loro regolare e puntuale attuazione, il presidente propone all'assemblea di individuare una professionalità da inquadrare con contratto di collaborazione a progetto».
«A tal fine», prosegue il verbale, «il presidente indica la persona della dottoressa Barbara Briolini». E' lei l'unica collaboratrice esterna del gruppo di lavoro del comitato organizzativo. Gli altri componenti sono Carla Di Persio, funzionario della Ragioneria del Comune, che ricopre il ruolo di tesoriere; Antonella Panzone, funzionaria del settore Sport, che occupa il posto di segretaria; Ida Marin, impiegata del settore Sport, che ha il compito di aiutante in segreteria.
Ha gridato allo scandalo il capogruppo Idv Adelchi Sulpizio. «Continuano a venire a galla spese per il titolo di Città europea dello sport che finora non è servito a nulla», ha detto, «sono stati sborsati 25.913 euro per la visita della Commissione Aces, 23.386 per la pubblicità e ora c'è anche il contratto a progetto». Sulpizio attende da un anno il dettaglio delle spese, che il Comune non gli ha ancora consegnato. Adesso, minaccia un esposto in procura.
Ma è stato proprio il primo cittadino a volerla con sé, in qualità di presidente del comitato di Pescara città europea dello sport. In un verbale dell'agosto 2010 si legge: «Il presidente (cioè Mascia, ndr) fa presente la complessità del percorso istituzionale-organizzativo, contemplato nel protocollo Aces. Rilevato come il medesimo sia articolato in una plurima e sfaccettata serie di passaggi, che prevedono specifiche attività, eventi e gestioni organizzative e che oggettivamente richiedono una risorsa lavorativa dedicata in modo assorbente all'impostazione e controllo della loro regolare e puntuale attuazione, il presidente propone all'assemblea di individuare una professionalità da inquadrare con contratto di collaborazione a progetto».
«A tal fine», prosegue il verbale, «il presidente indica la persona della dottoressa Barbara Briolini». E' lei l'unica collaboratrice esterna del gruppo di lavoro del comitato organizzativo. Gli altri componenti sono Carla Di Persio, funzionario della Ragioneria del Comune, che ricopre il ruolo di tesoriere; Antonella Panzone, funzionaria del settore Sport, che occupa il posto di segretaria; Ida Marin, impiegata del settore Sport, che ha il compito di aiutante in segreteria.
Ha gridato allo scandalo il capogruppo Idv Adelchi Sulpizio. «Continuano a venire a galla spese per il titolo di Città europea dello sport che finora non è servito a nulla», ha detto, «sono stati sborsati 25.913 euro per la visita della Commissione Aces, 23.386 per la pubblicità e ora c'è anche il contratto a progetto». Sulpizio attende da un anno il dettaglio delle spese, che il Comune non gli ha ancora consegnato. Adesso, minaccia un esposto in procura.
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