Pescara, armati di coltello rapinano la ConadFermati in serata i due presunti autori

Via Bologna, due uomini a volto coperto portano via l'incasso all'orario di chiusura
PESCARA. Non si ferma l'ondata di rapine nei supermercati del centro di Pescara. Ieri sera è stata la volta del Conad di via Bologna, dove i banditi hanno agito poco prima della chiusura. Erano in due, armati e con il volto coperto, e sono due le persone che la polizia ha bloccato poco dopo, ritenendo che possa trattarsi dei presunti autori.
I minuti, sicuramente di grande tensione, che personale e clienti hanno vissuto dopo l'irruzione della coppia nel Conad sono state ricostruite solo nella tarda serata di ieri, quando sono stati ascoltati tutti i testimoni. Ma in base a una prima ricostruzione dell'accaduto fornita dalla squadra volante, diretta da Alessandro Di Blasio, ad agire sono stati un uomo bianco e uno di colore.
I due, per farsi consegnare senza troppa resistenza il denaro presente nelle casse del punto vendita hanno usato un coltello. A quanto pare si trattava di un coltello da cucina di medie dimensioni la cui lama è servita a far capire alle vittime che i due non scherzavano affatto. Dopo aver preso il denaro i malviventi si sono allontanati a piedi e nel frattempo da via Bologna è partita la segnalazione della rapina alla vicinissima questura, attraverso il 113.
Le auto delle volanti hanno avviato immediatamente le ricerche dei malviventi, dopo aver raccolto le prime testimonianze preziose fornite dal personale del supermercato e da un uomo che ha memorizzato alcuni particolari e li ha forniti subito alla polizia. La caccia all'uomo nelle vie del centro ha portato a bloccare due uomini, in due punti diversi, per cui se fossero i responsabili vorrebbe dire che dopo aver abbandonato il supermercato la coppia si è separata. Uno è bianco, italiano, già conosciuto alle forze dell'ordine, e una delle volanti lo ha intercettato e fermato in via Tasso. A incastrarlo ci sono il coltello e il passamontagna che aveva ancora con sé e di cui non si era disfatto subito dopo il colpo. È possibile quindi che ieri sera, dopo tutti gli accertamenti, per lui sia scattato l'arresto.
L'altro fermato è un uomo di colore, che un'altra pattuglia ha notato in corso Vittorio Emanuele e anche nei suoi confronti ci sarebbero degli elementi che potrebbero inchiodarlo, come la maglietta che indossava, a scacchi, ma sul suo eventuale coinvolgimento nella rapina ieri sera erano ancora in corso una serie di approfondimenti e verifiche, legate alle testimonianze di tutti i presenti.
I malviventi avevano, forse, il timore di essere braccati perché in via Leopardi la polizia ha trovato 550 euro in contanti, gettati a terra. Si tratta di una parte o forse dell'intero bottino che i rapinatori sono riusciti a portare via dal supermercato, l'ultimo preso di mira in pieno centro da una malavita ormai scatenata. Prima erano stati "visitati" il Tigre di via Venezia, quello di via Piave e il Conad di via Ravenna.
I minuti, sicuramente di grande tensione, che personale e clienti hanno vissuto dopo l'irruzione della coppia nel Conad sono state ricostruite solo nella tarda serata di ieri, quando sono stati ascoltati tutti i testimoni. Ma in base a una prima ricostruzione dell'accaduto fornita dalla squadra volante, diretta da Alessandro Di Blasio, ad agire sono stati un uomo bianco e uno di colore.
I due, per farsi consegnare senza troppa resistenza il denaro presente nelle casse del punto vendita hanno usato un coltello. A quanto pare si trattava di un coltello da cucina di medie dimensioni la cui lama è servita a far capire alle vittime che i due non scherzavano affatto. Dopo aver preso il denaro i malviventi si sono allontanati a piedi e nel frattempo da via Bologna è partita la segnalazione della rapina alla vicinissima questura, attraverso il 113.
Le auto delle volanti hanno avviato immediatamente le ricerche dei malviventi, dopo aver raccolto le prime testimonianze preziose fornite dal personale del supermercato e da un uomo che ha memorizzato alcuni particolari e li ha forniti subito alla polizia. La caccia all'uomo nelle vie del centro ha portato a bloccare due uomini, in due punti diversi, per cui se fossero i responsabili vorrebbe dire che dopo aver abbandonato il supermercato la coppia si è separata. Uno è bianco, italiano, già conosciuto alle forze dell'ordine, e una delle volanti lo ha intercettato e fermato in via Tasso. A incastrarlo ci sono il coltello e il passamontagna che aveva ancora con sé e di cui non si era disfatto subito dopo il colpo. È possibile quindi che ieri sera, dopo tutti gli accertamenti, per lui sia scattato l'arresto.
L'altro fermato è un uomo di colore, che un'altra pattuglia ha notato in corso Vittorio Emanuele e anche nei suoi confronti ci sarebbero degli elementi che potrebbero inchiodarlo, come la maglietta che indossava, a scacchi, ma sul suo eventuale coinvolgimento nella rapina ieri sera erano ancora in corso una serie di approfondimenti e verifiche, legate alle testimonianze di tutti i presenti.
I malviventi avevano, forse, il timore di essere braccati perché in via Leopardi la polizia ha trovato 550 euro in contanti, gettati a terra. Si tratta di una parte o forse dell'intero bottino che i rapinatori sono riusciti a portare via dal supermercato, l'ultimo preso di mira in pieno centro da una malavita ormai scatenata. Prima erano stati "visitati" il Tigre di via Venezia, quello di via Piave e il Conad di via Ravenna.
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