Sebastiani è il nuovo presidente
Risolta la crisi societaria, l'amministratore delegato al posto di De Cecco
PESCARA. Doveva essere interlocutorio, ma così non è stato. Da ieri sera il Pescara ha un nuovo presidente, il terzo da quando c'è la società Delfino Pescara 1936. Dopo Deborah Caldora e Peppe De Cecco, adesso tocca a Daniele Sebastiani. E' accaduto quanto immaginato nel momento in cui De Cecco ha paventato il suo disimpegno parziale. Il consiglio d'amministrazione è iniziato alle 18 e si è concluso alle 20,15. Nella sede c'erano tutti i compenti del Cda: Renato Fezia, Danilo Iannascoli, Gianni Pagliarone, Antonio Martino, Peppe De Cecco e Daniele Sebastiani.
De Cecco ormai era stato praticamente sfiduciato dall'assemblea di venerdì scorso. Una riunione plenaria degli azionisti calda, molto calda. Il CdA di ieri doveva solo servire per guardare un po' i conti, ma alla fine il giro di valzer per la poltrona da presidente c'è stato. Daniele Sebastiani non si è potuto tirare indietro, dopo che in qualche modo aveva cercato di coinvolgere tempestivamente Vincenzo Marinelli, già presidente del Pescara negli anni Ottanta e dirigente dell'Under 21. Marinelli avrebbe anche accettato di fare il presidente, ma i tempi troppo ristretti non hanno facilitato questa manovra. «Sì, Vincenzo Marinelli è un mio amico e confermo che mi sarebbe piaciuto coinvolgerlo», ha detto ieri sera Daniele Sebastiani confermando la notizia.
Il nuovo presidente non ha potuto fare altrimenti.
«I soci hanno voluto così e non potevo rifiutare questa carica. Raccolgo l'eredità pesante di Peppe De Cecco che, ribadisco, rimane con noi nel consiglio». Già, perché Peppe De Cecco, anche se ha confermato di voler molare parte delle sue azioni, resta nel CdA insieme agli altri soci (Pagliarone, Fezia, Iannascoli e Martino).
«Peppe è stato il vero autore di questo giocatolo che abbiamo messo in piedi e doveva rimanere con noi. Frattura insanabile? Tra di noi non c'è nessuna frattura», ribadisce il nuovo presidente. «Noi come società abbiamo espresso la nostra idea sulla questione del Poggio degli Ulivi. Le due cose al momento non collimano, però mi auguro che nel prossimo futuro si possa tornare ad avere Peppe De Cecco con un impegno maggiore e non credo che lui abbandonerà il Pescara. In questo momento non c'è nessun problema. Lui è il promotore di questa società e siamo stati sempre uniti».
Ieri sera sono stati visionati i conti da presentare all'assemblea il prossimo 22 dicembre. In quella data bisognerà approvare il bilancio, mentre entro il 30 gennaio occorrerà versare parecchi soldini (due milioni di euro) per coprire le perdite di esercizio. Dunque per quella data si capirà veramente con quale percentuale De Cecco rimarrà all'interno del Delfino. Sebastiani nelle sue prime parole da neopresidente ha fatto capire che i conti hanno la priorità. «Speriamo di mettere a posto la ricapitalizzazione per andare al mercato di gennaio a caccia di elementi che possano servire al nostro allenatore. Ecco, questa mi piacerebbe che fosse la prima cosa da fare», ha aggiunto Sebastiani. Non solo mercato dei calciatori, perché adesso si è aperto anche quello dei nuovi soci. Con la rimodulazione delle quote bisognerà coprire un 20% vacante. La caccia è iniziata.
De Cecco ormai era stato praticamente sfiduciato dall'assemblea di venerdì scorso. Una riunione plenaria degli azionisti calda, molto calda. Il CdA di ieri doveva solo servire per guardare un po' i conti, ma alla fine il giro di valzer per la poltrona da presidente c'è stato. Daniele Sebastiani non si è potuto tirare indietro, dopo che in qualche modo aveva cercato di coinvolgere tempestivamente Vincenzo Marinelli, già presidente del Pescara negli anni Ottanta e dirigente dell'Under 21. Marinelli avrebbe anche accettato di fare il presidente, ma i tempi troppo ristretti non hanno facilitato questa manovra. «Sì, Vincenzo Marinelli è un mio amico e confermo che mi sarebbe piaciuto coinvolgerlo», ha detto ieri sera Daniele Sebastiani confermando la notizia.
Il nuovo presidente non ha potuto fare altrimenti.
«I soci hanno voluto così e non potevo rifiutare questa carica. Raccolgo l'eredità pesante di Peppe De Cecco che, ribadisco, rimane con noi nel consiglio». Già, perché Peppe De Cecco, anche se ha confermato di voler molare parte delle sue azioni, resta nel CdA insieme agli altri soci (Pagliarone, Fezia, Iannascoli e Martino).
«Peppe è stato il vero autore di questo giocatolo che abbiamo messo in piedi e doveva rimanere con noi. Frattura insanabile? Tra di noi non c'è nessuna frattura», ribadisce il nuovo presidente. «Noi come società abbiamo espresso la nostra idea sulla questione del Poggio degli Ulivi. Le due cose al momento non collimano, però mi auguro che nel prossimo futuro si possa tornare ad avere Peppe De Cecco con un impegno maggiore e non credo che lui abbandonerà il Pescara. In questo momento non c'è nessun problema. Lui è il promotore di questa società e siamo stati sempre uniti».
Ieri sera sono stati visionati i conti da presentare all'assemblea il prossimo 22 dicembre. In quella data bisognerà approvare il bilancio, mentre entro il 30 gennaio occorrerà versare parecchi soldini (due milioni di euro) per coprire le perdite di esercizio. Dunque per quella data si capirà veramente con quale percentuale De Cecco rimarrà all'interno del Delfino. Sebastiani nelle sue prime parole da neopresidente ha fatto capire che i conti hanno la priorità. «Speriamo di mettere a posto la ricapitalizzazione per andare al mercato di gennaio a caccia di elementi che possano servire al nostro allenatore. Ecco, questa mi piacerebbe che fosse la prima cosa da fare», ha aggiunto Sebastiani. Non solo mercato dei calciatori, perché adesso si è aperto anche quello dei nuovi soci. Con la rimodulazione delle quote bisognerà coprire un 20% vacante. La caccia è iniziata.
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