GIULIANTE

«Cialente revochi l’incarico al Formez di gestire le prove»

L’AQUILA. Revocare l'incarico al Formez. La richiesta, rivolta al Comune, continua a tenere banco nella vicenda del concorsone per la ricostruzione, dopo la fuga di notizie su una delle domande delle...

L’AQUILA. Revocare l'incarico al Formez. La richiesta, rivolta al Comune, continua a tenere banco nella vicenda del concorsone per la ricostruzione, dopo la fuga di notizie su una delle domande delle preselezioni in programma a Roma dal 19 al 23 novembre. E c'è chi fa notare che proprio il 20 e 21 novembre, in cui le prove sono riservate a ingegneri e architetti, si tengono anche gli esami nazionali per l'abilitazione delle due categorie professionali. Insomma, il polverone sul bando per l'assunzione di 300 persone cresce di giorno in giorno. Intanto, l'assessore regionale alla Protezione civile Gianfranco Giuliante insiste: «Cialente faccia qualcosa per i 17.000 candidati e per i precari: dopo essere stato in Procura» afferma Giuliante, «vada in giunta e revochi l’incarico dato. Dopo la pubblicazione di un quesito con risposta da parte di un sito on line e dopo le pseudo spiegazioni del Formez, che la Pezzopane ha ritenuto sbrigative, fumose ed insufficienti a fugare dubbi, anche Cialente si dichiara insoddisfatto delle stesse e fa una denuncia in procura, Lo segue il suo assessore Di Stefano, che sconfessa il Formez. Nulla sembra aggiungersi in termini di chiarezza neanche dalle dichiarazioni di Carlo Flamment, presidente Formez, che dopo essersi autolodato, non spiega come un quesito esemplificativo facente parte del ristretto numero dei quesiti-prova sia arrivato all'Aquila». Giuliante poi sottolinea: «Se da un lato la gravità dell’accaduto è tale da meritare un richiesto intervento della magistratura, il sindaco sa bene che un esposto in procura ha tempi non coerenti con la data di svolgimento del concorso. Pertanto, se davvero vuole fare qualcosa per i 17.000 candidati e per i precari, provveda ad interrompere un rapporto che nasce, come lui stesso ammette, senza garanzie di trasparenza». A far notare la concomitanza di date tra la preselezione del concorso e l'esame di Stato per ingegneri e architetti, il 20 e 21 novembre, è uno dei concorrenti, Marco Andriani, che chiede quindi che la procedura venga rivista e riorganizzata. «La mia protesta non è un caso isolato», spiega Andriani, "ma voce di candidati che si trovano nella stessa situazione. Se le date non vengono cambiate, saranno eliminati di fatto dal concorso tutti coloro che si sono iscritti ad entrambe le prove».

A sollecitare garanzie di imparzialità è il consigliere comunale di Barisciano Walter Salvatore: «Per questo concorso sono previste, oltre al test di preselezione, quattro prove scritte e una orale e a quest'ultima si assegnano ben 40 dei 100 punti massimi conseguibili dal concorrente. Questa circostanza», rimarca Salvatore, «fa sorgere il naturale sospetto che proprio durante questa prova, quella orale, possano attuarsi le solite sveltine all'italiana. E noi dobbiamo evitarlo».

Romana Scopano

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