Concorso, il Comune attacca: «Le polemiche sono assurde»

Di Stefano: ma quali portaborse? Si tratta di tre persone che si sono date da fare come gli altri Simone Tempesta della Uil Fpl invece accusa: qui c’è aria di assunzioni clientelari

L'AQUILA. «Si recluteranno forze giovani, che speriamo diano uno shock di energie positive all'interno del Comune. E in quanto alle discussioni sorte, le ritengo isteriche, assurde, incomprensibili».

L'assessore Pietro Di Stefano interviene in merito alle polemiche sollevate dal cosiddetto "concorsone" con cui si andranno ad assumere 350 persone, in tutto il cratere sismico, da destinare alla ricostruzione. L'intesa con il governo è stata firmata, ma continuano le critiche sulle modalità del procedimento che, nel caso del Comune dell'Aquila, riserva il 50% dei 128 posti disponibili ai precari che hanno già lavorato per il terremoto. Nel mirino di chi contesta, soprattutto il fatto che tra questo personale, che salterà le preselezioni e accederà direttamente alle prove scritte, figurano anche co.co.co e componenti degli staff politici. L'ultimo siluro arriva dalla Uil, che in una nota inviata al ministro Fabrizio Barca parla di «possibili assunzioni clientelari, che non tengono conto delle reali necessità». L'assessore comunale alla ricostruzione difende invece a spada tratta l'operato dell'amministrazione: «Nella situazione di gravissima crisi economica in cui si trova il nostro Paese», sottolinea Di Stefano, «e con la spending review che toglie posti di lavoro, solo qui viene data la possibilità di assumere 350 persone. Per il nostro territorio è un'occasione importantissima. E mi auguro che le prove possano tenersi qui, con migliaia di concorrenti che arriveranno da tutta Italia e daranno una boccata d'ossigeno alle attività commerciali. Sono due anni che ci battiamo per la stabilizzazione del personale che con spirito di sacrificio lavora dal 6 aprile e ha maturato competenza e professionalità, alle quali va dato il giusto riconoscimento. Ma in questa città c'è gente che apre bocca su tutto e innesca polemiche incomprensibili. Come sulla questione di quelli che vengono definiti portaborse: ma dove sono? Saranno al massimo tre persone, che si sono date da fare come le altre e che tra l'altro hanno lo stesso contratto dei co.co.co. Non ci dimentichiamo che comunque dovranno superare un concorso nazionale, tra migliaia di altri concorrenti». Sui tempi di uscita del bando, si attendono notizie da Roma: il concorso viene gestito dalla Commissione nazionale per la riforma della pubblica amministrazione e le commissioni esaminatrici saranno designate dal consigli dei ministri. Di Stefano ricorda infine che «in tutti i post-sisma ci sono state stabilizzazioni e che la Protezione civile ha già assunto il suo personale». Ma intanto la nota del segretario provinciale della Uil Fpl è molto dura: «Il Comune dell’Aquila, in maniera unilaterale», scrive Simone Tempesta, «ha deciso arbitrariamente e senza dare contezza a nessuno delle modalità con le quali sono stati individuati i profili professionali necessari, in assenza di una ricognizione dei carichi di lavoro e in mancanza di una verifica delle reali necessità dell’amministrazione, approfittando delle abnormi previsioni del maxiemendamento che, ignorando il dettato costituzionale, mira a riservare il 50% dei posti al personale a tempo determinato. Il tutto aggravato dalla segretezza che ha accompagnato tutta la procedura volta a realizzare riservate intese, senza un serio confronto con le forze sociali e sindacali. Tali circostanze ingenerano il dubbio che si miri ad assunzioni clientelari e che, per tale scopo, siano stati individuati i profili da mettere a bando, senza tener conto delle reali esigenze del territorio. Se il sospetto fosse fondato, si ravviserebbero condotte ben più gravi della condotta antisindacale». La Uil ritiene ineludibile il riconoscimento di punteggi ulteriori a favore di coloro che hanno maturato esperienza all’interno dell’ente, nell’ambito di un regolare pubblico concorso.

Romana Scopano

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